Leo Gassman, scopriamo il vincitore di Sanremo giovani 2020

Leo Gassman ha trionfato nella serata delle nuove proposte a Sanremo 2020. Il figlio d’arte ha battuto la bravissima Tecla. Adesso, però, sta cercando di trovare la propria strada. Non è più soltanto il giovane in cerca di talento, ma una persona che si è andato a prendere il successo, conquistandolo con i denti. 

«Ho avuto l’occasione di pubblicare il mio primo album intitolato Strike e questo è questo è come presentarsi alla gente – ha detto in conferenza stampa -. Spero di potermi far conoscere sempre a più persone, non potrei chiedere di più dalla musica e voglio usarla come strumento per fare del bene e portare positività».

La vittoria di Leo Gassman a Sanremo giovani

Leo Gassman ha avuto modo di pronunciarsi su un regolamento, quello per le nuove proposte di Sanremo 2020, che ha lasciato perplessi davvero tutti: «Non esiste una gara, i ragazzi e le nuove proposte già considerati comunque Big: l’importante è considerare questo festival di Sanremo come luogo per confrontarsi e crescere insieme. Noi stiamo presentando la nostra cultura, le sfide fanno parte del formato televisivo. Lo capisco e ovviamente non credo ci sarà un vincitore, perché ognuno di noiporta un messaggio e la musica non deve essere vista come un confronto e tutto nasce da questo».

Poi il successo è arrivato e insieme a questo, anche la possibilità di conoscere diversi colleghi: «Per quanto riguarda gli artisti mi ha sorpreso molto Elodie. Sono molto amico di Anastasio che è una penna incredibile, ma ci sono tanti artisti. Si parla di una sensibilità, noi facciamo quello che ci piace e cerchiamo  di fare del bene facendo stare bene gli altri».

Ieri, al momento del suo trionfo, abbiamo assistito al video di congratulazioni di papà Alessandro. Incontenibile. Ma a quanto pare, il primo fan di Leo Gassman in famiglia è un altro: «Faccio ascoltare prima mamma, ma anche papà: sono entrambi fantastici. Mi hanno sempre sostenuto per raggiungere i miei obiettivi. Posso solo intuire quello che provano, è bello avere una famiglia unita e lo auguri a tutti. Non tutti sono così fortunati, voglio trasmettere la fortuna della mia vita con la musica».

Il percorso di Leo Gassman

Cresciuto con Jovanotti, Vasco Rossi, Tenco, Lucio Dalla e Brunori sas (ultimo autore di vecchio stampo, come è stato definito dallo stesso Leo), il vincitore delle nuove proposte ha raccontato il percorso che lo ha portato sul palco dell’Ariston: «Per me è fondamentale crescere poco ma ogni giorno, questo mi fa star bene. X Factor è stata una scuola in mezzo a degli artisti: era un onore come lo è quello di Sanremo. Ho acquisito più sicurezza in me stesso perché ho utilizzato il tempo necessario per capire che cosa fossi».

Il look improvvisato non nasconde alcuno studio alle spalle. Nell’epoca di Instagram, Leo Gassman ritiene di essere senza filtri: «In realtà io non ci perdo tempo, la mattina mi sveglio e mi vesto al buio. Penso che la maggior parte dei ragazzi faccia così, preferisco essere me stesso senza filtri. La mia canzone è di accettazione personale per questo non voglio essere personaggio, anche quella è una forma d’arte ma io voglio proporre quello che sono. Provo a dimostrare di essere bravo. Questo è il mio obiettivo senza pensare al nome di famiglia».

E adesso, tutto è pronto per il suo nuovo tour: «Sicuramente l’album ha 13 tracce, sono senza pause: 42’ di spettacolo. Sicuramente aggiungerò un paio di cover rappresentative per me e in più ho un brano prime. Ho avuto infatti la possibilità di riscrivere il testo su una canzone di Lewis Capaldi. Alla fine, un’ora e mezza di spettacolo credo sarà sufficiente. Io scrivo 3-4 brani al giorno quindi ho tantissimi brani che non ho arrangiato in tempo quindi abbiamo preferito dare qualità». Ma adesso è tempo di tornare a studiare: Leo Gassman lunedì ha l’obbligo di presenza all’università americana in cui studia comunicazione: dopo la vittoria di Sanremo giovani, ci sarà la sessione d’esame di febbraio da affrontare.

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