In un mese la Lega ha perso due punti e mezzo nei sondaggi

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La rilevazione di SWG per La7

È stato il Tg di Enrico Mentana ad assestare un colpo secco e deciso alla Lega di Matteo Salvini. Oggi ha pubblicato il primo sondaggio dal 31 agosto scorso, dopo la pausa per le elezioni regionali (nei primi giorni di settembre le rilevazioni sono state su base territoriale, salvo poi cedere il passo al silenzio di 15 giorni che precede le consultazioni). Tuttavia, dopo una settimana dalle regionali, l’istituto SWG ha messo insieme i primi dati dal mese di agosto sull’andamento delle intenzioni di voto in Italia.



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Lega perde sondaggi, in un mese due punti e mezzo

Complice anche l’esito non proprio positivo delle regionali (la Lega ha vinto nelle Marche, ma si aspettava di poter conquistare almeno una regione tra Puglia e Toscana) e l’onda lunga del referendum, il Carroccio – in meno di un mese – ha fatto segnare un crollo di 2,5 punti percentuali. La flessione più importante nell’arco di tutti i partiti politici.



Se è vero che Matteo Salvini non crede ai sondaggi, questi numeri non potranno in ogni caso passare inosservati. Anche perché, all’interno della Lega, c’è chi sta avviando una riflessione critica su questo tipo di leadership e sui frutti che raggiungerà nel medio periodo. La strategia del Partito Democratico, che resta granitico sulle sue posizioni, sembra puntare sul logoramento degli avversari. I dem si fermano al 20% (con un leggerissimo progresso di uno 0,1%), ma adesso – complice il calo della Lega – sono a poco più di 3 punti e mezzo di distacco dal Carroccio.

Lega perde sondaggi, le altre forze politiche

Tra gli altri partiti, cresce di molto Fratelli d’Italia che ormai incalza il Movimento 5 Stelle al terzo posto tra i partiti con più consensi: la differenza è di 0,2 punti, con i pentastellati al 16% e FdI al 15,8%. Anche Forza Italia perde mezzo punto e rischia di scendere verso la soglia del 5%. Anche su questi sondaggi si baserà la nuova legge elettorale. E i segnali, per buona parte dell’arco costituzionale, non sono incoraggianti.