Anche chi vota Lega è d’accordo con le misure della manovra giallorossa

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Più di un elettore su due è contento della manovra economica annunciata dal governo Conte-bis: è questo l'esito dell'ultimo sondaggio

Il 55% degli italiani ha espresso una valutazione positiva sulla manovra. È questo l’esito del sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera. È stato chiesto a un campione casuale di 1000 persone, tutte maggiorenni e aventi diritto al voto, un parere sulla legge di Bilancio. I provvedimenti annunciati dal governo Conte-bis hanno ottenuto un ampio consenso. Ma il dato più eclatante è che anche gli elettori dell’opposizione, tra cui spicca la Lega, e dell’astensionismo sono d’accordo con la manovra.



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I risultati del sondaggio

Il taglio del cuneo fiscale risulta essere la scelta più apprezzata dagli italiani, con il 71% delle preferenze, seguite dalle misure di sostegno alla natalità e alla famiglia, che hanno ottenuto il 68% dei consensi totali. Anche l’aver scongiurato l’aumento dell’Iva al 25% rappresenta un punto a favore per il governo: il 65% delle persone è infatti contento della scelta. Un dato sorprendente riguarda le differenze tra la manovra del precedente governo e quella del Conte-bis: il gradimento è solo di poco inferiore (-4%), ma va tenuto conto che il Conte 1 aveva un consenso nettamente più ampio del Conte-bis. I risultati del sondaggio danno quindi fiducia al governo giallorosso, in particolare perché si è evitato l’aumento dell’Iva e perché nella manovra sono stati toccati temi largamente diffusi in Italia: lavoro, natalità, contrasto all’evasione e sostenibilità.



I rischi del sondaggio

Dai risultati del sondaggio, come evidenzia il Corriere della Sera, si profilano due rischi: il primo riguarda i tempi di attuazione. Gli italiani vogliono infatti vedere subito i risultati di quanto annunciato, pena l’impopolarità. Il secondo riguarda invece l’aspetto economico: «Se dei 30 miliardi della manovra, 23 saranno destinati a disinnescare l’aumento dell’Iva, resta ben poco per gli altri interventi», scrive Nando Pagnoncelli. La parola spetta al campo, come si direbbe in ambito sportivo. Non ci resta quindi che aspettare il fischio finale dell’arbitro per poter giudicare la ‘prestazione’ della squadra.

[CREDIT PHOTO: ANSA/ANGELO CARCONI]