Se l’odio per Morra vale più della lotta alla Mafia

Matteo Salvini ha comunicato che Lega e centrodestra non parteciperanno ai lavori della Commissione antimafia finché rimarrà Morra

23/11/2020 di Ilaria Roncone

Le parole del presidente dell’Antimafia Nicola Morra continuano ad avere effetti anche a giorni di distanza, oggi più concreti che mai. Matteo Salvini ha comunicato tramite i suoi profili social – parlando sia per Lega che per centrodestra – che i parlamentari dell’opposizione «non parteciperanno ai lavori della Commissione antimafia». La richiesta, per tornare a lavorare il proprio dovere, è l’assenza del “signor” Morra. Già nei giorni scorsi la Lega – parlando solo per sé – aveva inviato a Morra e ai presidenti di Camera e Senato una lettera per informarli della decisione dei parlamentari del partito guidato da Matteo Salvini.

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Lega e centrodestra non partecipano ai lavori della Commissione antimafia

Adesso la decisione si sarebbe allargata a tutto il centrodestra – così sostiene Salvini nelle sue ultime comunicazioni social – e nessun parlamentare dell’opposizione dovrebbe quindi partecipare alle riunioni della Commissione antimafia fino a che un «personaggio arrogante che ha infangato la memoria di Jole Santelli e insultato milioni di malati e le loro famiglie» continuerà ad essere presidente della commissione in questione.

Smettere di lavorare contro la mafia è la soluzione giusta?

Difendere la memoria di Jole Santelli e protestare contro parole che sono risultate assolutamente inadeguate e sopra le righe si può e si deve, ma è questo il modo giusto di farlo? Una donna come Jole Santelli, che ha dimostrato di avere estremamente a cuore la politica e il suo essere parte di quel mondo – a prescindere dalla fazione – avrebbe realmente apprezzato come forma di protesta l’ostacolare volutamente i lavori del governo contro la Mafia e contro la Camorra che avvelenano l’Italia e la Calabria?

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