Laura Castelli disconosce il funzionamento delle onlus e del Terzo settore

27/12/2018 di Enzo Boldi

Basta chiamarle gaffe. Partiamo dalla fine: dopo giorni di confronti, dibattiti e proteste, Luigi Di Maio si è cosparso il capo di cenere e ha ammesso che la norma sul raddoppio dell’Ires è stata scritta male nel testo della Manovra 2019. Il vicempremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ha promesso di rivedere la questione nel primo ddl del prossimo anno per correre ai ripari. Ma dello stesso parere sembra non essere Laura Castelli, fedelissima M5S e sottosegretario all’Economia del ministro Tria. «È giusto – ha tuonato a margine della presentazione della Manovra alla Camera -. Se sei del terzo settore ‘enti ecclesiastici e non’ si presuppone che tu non faccia utili visto che sei senza scopo di lucro. Noi tassiamo i profitti delle no profit mica tassiamo i soldi della beneficenza».

Per lei, infatti, la norma serve – tra le altre cose – a tassare gli utili delle associazioni onlus. Peccato che – eppure una laureata in Economia e con un ruolo di spicco nel dicastero più delicato di un governo – lei dovrebbe sapere che gli utili delle associazioni di volontariato – per obblighi di legge – non possano essere divisi e fine anno e debbano essere reinvestiti in attività caratteristiche. Quindi, devoluti in altre opere di beneficenza.

Gli utili delle Onlus vengono reinvestiti in altre opere di beneficenza. Per legge

Lo dice il testo le legge sulla definizione del Terzo Settore, il macrocontenitore in cui sono etichettate le Onlus e le associazioni No profit. Due sono i commi dell’articolo 10 del d.lgs. 460/1997 che spiegano testualmente come gli enti di beneficenza abbiano «il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’organizzazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura». Inoltre, nel comma successivo, viene disciplinata la gestione degli utili: le Onlus hanno «l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse».

Luigi Di Maio smentisce Laura Castelli e la salva

La legge parla chiaro e la legge non ammette ignoranza. Soprattutto se si fa parte – come Laura Castelli – del ministero che gestisce le sorti di un Paese in difficoltà come l’Italia. Per sua fortuna, questa volta, il passo indietro di Luigi Di Maio ha spento sul nascere l’ennesimo cerino in mano che il sottosegretario all’Economia aveva acceso con un’insostenibile delicatezza e leggerezza. Come fosse un cittadino qualunque che parla al tavolo di un bar il lunedì mattina. Non chiamiamole più gaffe.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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