Laura Castelli: «Calenda è bugiardo, i soldi ci sono. Il cambiamento si farà»

Laura Castelli sceglie Facebook per rispondere alle accuse mosse dall’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che, durante la trasmissione di Lucia Annunziata «In ½ ora in più», si era pronunciato contro la pensione di cittadinanza, sostenendo che sarebbero necessari 9 miliardi in più. L’attuale ministero invece ribatte: «Bugiardo, i soldi ci sono».

Laura Castelli risponde a Carlo Calenda: «si sta dedicando solo a gettare fango»

Chi si oppone al governo del cambiamento lo fa solo per diffondere paura e falsità, parola di Laura Castelli. Nel pomeriggio di lunedì 3 dicembre il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina Facebook, in cui risponde all’ex ministro in merito alle accuse di non avere le coperture per sostenere la pensione di cittadinanza. «Il reddito e le pensioni di cittadinanza sono indirizzati alle situazioni di difficoltà economica e non vengono erogati sulla base del reddito dichiarato dalle singole persone – spiega Castelli – bensì sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che serve a valutare la situazione economica delle famiglie e riguarda l’intero nucleo familiare di appartenenza». Se le parole non bastano, Laura Castelli decide di comprovare le sue affermazioni con i numeri, e porta un esempio di come funzionerà la pensione di cittadinanza. «Con la pensione di cittadinanza chi si trova all’interno di un nucleo familiare con un ISEE inferiore a 9360 euro all’anno ha diritto ad un’integrazione fino a 780 euro al mese – spiega nel lungo post condiviso su Facebook –  Ma ad esempio, se un pensionato ha una pensione di 3000 euro mensili e la moglie ha una pensione di 450 euro mensili, sulla base del calcolo dell’ISEE il nucleo familiare avrà un reddito superiore alla soglia fissata di 9360 euro». Come va a finire? che «nonostante la moglie percepisca una pensione inferiore a 9360 annui (780 euro mensili), non riceverà un aumento della pensione».

Per la pensione di cittadinanza «i soldi ci sono»

Laura Castelli decide di non fare finta di nulla di fronte alle accuse di Calenda, e prende mano alla calcolatrice. Come spiega su Facebook, «la platea di pensionati che possono beneficiare della pensione di cittadinanza è composta da circa 500 mila persone e integrare queste pensioni fino a 780 euro al mese costa circa 1 miliardo di euro a regime». Non 9 come aveva dichiarato Calenda. Quei nove miliardi sono sì stati stanziati dal governo ma includono «il reddito e le pensioni di cittadinanza». I soldi, quindi, «ci sono». E il Governo, «il governo del cambiamento» come sottolinea Castelli, «taglia gli sprechi e le pensioni d’oro che il partito di Calenda non ha mai toccato e non lascia nessuno al di sotto della soglia di povertà: giovani e anziani, al Nord come al Sud». «Abbiamo dimostrato che tutto questo si può fare e non arretriamo di un millimetro – conclude Laura Castelli – perché abbiamo promesso agli italiani il Cambiamento e lo stiamo realizzando».

(Credits immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

 

Share this article