Laura Boldrini: «Intenzionata a costruire un argine alla deriva populista, ma non voterò alle primarie Pd»

14/02/2019 di Enzo Boldi

Interessi comuni, ma a ognuno il suo in vista di una coalizione mossa da interessi comuni fatti di vecchie . È questo il pensiero di Laura Boldrini sulle primarie del Partito Democratico – in programma domenica 3 marzo nei gazebo di tutte le città italiane – a cui, nei giorni scorsi, era stato attribuito il pensiero di voler partecipare (in veste di libera cittadina e non di candidata, ovviamente) alla consultazione per per eleggere il nuovo segretario dei dem. Per smentire questa voce ha scritto una lettera a Il Foglio, nella quale spiega la sua posizione.

«Come ogni persona intenzionata a costruire un’alternativa alla deriva populista e nazionalista della maggioranza Lega-M5S, non posso non guardare con interesse al dibattito interno al Pd in vista delle primarie – ha scritto Laura Boldrini, rispondendo a un articolo de Il Foglio dello scorso 1 febbraio nel quale era stato scritto, citando una sua battuta, che lei fosse pronta a recarsi nei gazebo per esprimere la propria preferenza a uno dei tre candidati alla segreteria dem -. Il Pd è uscito fortemente ridimensionato dalle elezioni dello scorso anno, ma resta pur sempre la forza politica più consistente e più radicata del centrosinistra».

Laura Boldrini non parteciperà al voto per le primarie del Pd

La partecipazione, quindi, deve essere lasciata ai cittadini ed elettori. «È in questo contesto che va inserito il mio interesse per le primarie del Partito Democratico – prosegue Laura Boldrini -. Ma, essendo tale appuntamento riservato agli iscritti, agli elettori e alle elettrici del Pd, ritengo opportuno e corretto non prendervi parte personalmente. Mi auguro comunque che ci sia un’ampia partecipazione perché si tratta di un evento democratico rato nell’Italia di oggi».

La speranza di una coalizione progressista

«Spero che il nuovo segretario del Pd e il nuovo gruppo dirigente, una volta insediati, si mettano al lavoro, in discontinuità con il passato – conclude Laura Boldrini -, per una prospettiva alla quale credo da tempo e da tempo mi vede impegnata». L’ex presidente della Camera fa riferimento alla costruzione non di un’alleanza vecchio stile, ma di una coalizione unitaria mossa dalle stessa voglia di rigenerare tutta l’area progressista. Cosa che, negli ultimi anni, è andata persa e ha provocato un crollo elettorale della Sinistra, apparsa più distante dalle lotte e dalle politiche sociali che rappresentavano i suoi connotati storici.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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