Il dramma familiare a Latina, carabiniere spara alla moglie e alle due figlie: morte le bambine
28/02/2018 di Redazione
Un gravissimo dramma familiare a Cisterna di Latina. Un appuntato dei carabinieri, Luigi Capasso, di 44 anni, al termine di un turno di servizio a Velletri si è presentato a casa della moglie dalla quale si stava separando e le ha sparato. L’uomo ha sparato alla donna ed anche alle due figlie di 7 e 13 anni, uccidendo le bambine. Si è suicidato, dopo diverse ore. La donna, Antonietta Gargiulo di 39 anni, in gravissime condizioni, è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma, dove è stata ricoverata in prognosi riservata.
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Il carabiniere spara alla moglie e uccide le figlie dopo una violenta lite
È cominciato tutto all’alba. Capasso, originario di Napoli, ha atteso la moglie Antonietta nel garage di casa e le ha sparato tre colpi allo stomaco con la sua arma di ordinanza. L’uomo, poi, le ha rubato le chiavi, è salito in casa e si è barricato nell’appartamento con le figlie di 7 e 13 anni. La madre e i colleghi del 44enne, in servizio a Velletri ma residente a Cisterna di Latina, hanno tentato di tutto per salvare le bambine, ma alla fine l’uomo prima ha ucciso le piccole e poi si è tolto la vita. L’uomo, per due anni sospeso dal servizio e poi reintegrato, da anni era in causa di separazione dalla moglie. Si racconta fosse legatissimo alle figlie. Il carabiniere avrebbe sparato al culmine di una violenta lite.
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Il suicidio
L’abitazione della tragedia si trova a Collina dei Pini, una zona a ridosso della via Appia al confine tra Cisterna e Velletri. La conferma del suicidio dell’uomo è stata data pochi minuti dopo dal Comandante provinciale dei Carabinieri Gabriele Vitagliano. I militari hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno trovato morte anche le due figlie dell’uomo ma fino a quel momento non c’erano certezze su quanto fosse loro accaduto. Una decina di minuti prima dell’irruzione dei carabinieri nella casa, il dialogo con Capasso si era interrotto. «Personale dell’Arma – ha fatto sapere il colonnello Vitagliano – è entrato con le necessarie misure di sicurezza nell’appartamento. La persona si era suicidata da qualche minuto. Le bambine come temevamo sono morte verosimilmente da questa mattina, da diverse ore».
È comunque ancora da stabilire con certezza quando le bambine siano state uccise dal padre: gli investigatori si sono messi al lavoro per capire se le bambine siano state colpite subito dopo il ferimento della moglie. Quella dell’uccisione poco dopo il ferimento della donna è comunque l’ipotesi che al momento sembra più probabile: alcuni vicini avrebbero parlato di altri colpi di pistola uditi dopo quelli rivolti alla moglie, e le bambine non sono mai state udite nelle trattative con i negoziatori, che hanno parlato per ore con Capasso. «L’Appuntato Scelto Luigi Capasso – si legge in una nota dei Carabinieri di Cisterna di Latina -, barricato nella propria abitazione a Cisterna di Latina dopo aver tentato stamane di uccidere la moglie e dopo un tentativo da parte dei negoziatori dei Carabinieri di convincerlo alla resa, si è suicidato con un colpo di pistola». E ancora: «I Carabinieri successivamente entrati nell’appartamento hanno rinvenuto le due figlie di 7 e 13 anni prive di vita, verosimilmente uccise già nella prima mattinata. L’Arma dei Carabinieri in questo momento drammatico è vicina ai famigliari delle persone coinvolte nella tragedia».
La lunga trattativa con i negoziatori
Davanti all’abitazione a Collina dei Pini i carabinieri hanno provato per tutta la mattinata a far ragionare l’uomo. Per quanto riguarda la sorte delle due figlie il colonnello Vitagliano in mattinata aveva dichiarato: «Temiamo il peggio ma non abbiamo ancora notizie definitive». «L’uomo – aveva aggiunto il comandante – sta parlando con dei nostri negoziatore professionisti. È in stato di forte agitazione e non ragiona in modo limpido lui è solo con le bambine. Sono arrivate persone che lo conoscevano per aiutare i nostri negoziatori a fornire informazioni utili per parlare con lui. Stiamo lavorando».
La donna raggiunta da più colpi
Secondo fonti sanitarie, la moglie del carabiniere avrebbe tre ferite da colpi d’arma da fuoco: alla mandibola, alla scapola e all’addome. «È stato mio marito», avrebbe detto Antonietta ai vicini di casa che l’hanno soccorsa. I vicini hanno poi chiamato l’ambulanza che ha trasferito la donna in gravi condizioni in ospedale.
(Ultimo aggiornamento alle 15.28 del 28 febbraio. Foto da archivio Ansa)