Landini a Bologna il Primo Maggio: «I nostri governanti si dimenticano le ragioni delle feste»

01/05/2019 di Redazione

Debutta da segretario nazionale della Cgil a Bologna, Maurizio Landini. Il discorso è accorato, come nel solco della sua tradizione retorica. Accanto ha il suo predecessore Susanna Camusso. «Vorrei ricordare a Matteo Salvini che se vuole rispettare la costituzione, deve chiudere Casapound e tutte quelle associazioni che fanno apologia di fascismo. Quello che rende insicuro il nostro Paese è il fatto che si continua a morire sul lavoro».

Il discorso di Maurizio Landini a Bologna

È un discorso all’attacco quello di Maurizio Landini, che ha come bersaglio principale proprio il ministro dell’Interno: «La mafia si ricorda tutti i giorni, non soltanto per un giorno all’anno – il riferimento di Landini è al 25 aprile di Salvini a Corleone -. I nostri governanti sembrano dimenticarsi le ragioni delle feste».

Maurizio Landini ha affermato la necessità di cambiare l’Europa, partendo dai diritti dei lavoratori. E ha chiamato i sindacati all’unità. La sua intervista a Repubblica di oggi andava già verso questa direzione. E ha incassato la disponibilità della Cisl da questo punto di vista. Landini ha ricordato la necessità di non far concorrenza tra i lavoratori, di migliorare sotto tutti i punti di vista, anche nelle differenze di genere tra uomo e donna, tra salari e tra carriere.

La centralità del lavoro secondo Maurizio Landini

Il segretario della Cgil pensa a un nuovo modello produttivo: «Non daremo alcun futuro a quelli che verranno dopo di noi se non cambiamo quello che è stato fatto fino a questo momento. Ma il modello produttivo adesso non è più sostenibile. Non devono essere le multinazionali a decidere la produttività, ma devono essere le persone».

Landini ha ricordato che non tutte le imprese e non tutti gli imprenditori sono uguali. Il segretario della Cgil guarda a loro per dare un nuovo impulso alla qualità del lavoro. Il suo intervento è stato applauditissimo. Le persone hanno sventolato le loro bandiere rosse. Landini sembra essere tornato il collante che tiene insieme la sinistra.

FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI

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