L’altra domenica italiana: la prima unione civile tra due donne della Marina

Mentre a Verona non si placavano le polemiche su temi come “famiglia naturale” e “famiglie arcobaleno”, aborto e 194, “teorie gender” e feti di dubbio gusto, in una domenica di primavera, l’Italia è andata silenziosamente avanti. Ed è andata avanti ripartendo dalla provincia e dalla quotidianità, lontano dal clamore e dai toni da stadio che hanno caratterizzato questi giorni. Sì, perché a La Spezia si è celebrato, per la prima volta, l’unione di due ragazze che sono anche ufficiali di Marina. Rossella Rosa Maria Mogavero, tenente di vascello comandante di una nave militare e Lorella Cipro, maresciallo di stanza a Taranto, si sono unite civilmente nella città ligure, mentre tutta Italia era divorata dalle polemiche.

La notizia, postata su Facebook è diventata immediatamente virale, a maggior ragione perché il rito è stato celebrato con quelle divise alle quali le due ragazze hanno deciso di dedicare tempo e passione. Un’evenienza normale si dirà, ma non in un Paese che tende sempre a mettere in discussione, quasi compulsivamente, diritti acquisiti e confondere la difesa della famiglia con il restringimento degli spazi di libertà e di scelta.

E gli auguri sono arrivati anche dalla ministra della Difesa (pentastellata) Elisabetta Trenta. Con un post non certo privo di allusioni allo strascico di polemiche tra Lega e M5s, la Trenta parla di “importante evoluzione culturale nelle Forze Armate del Paese”.

Un’unione celebrata anche da Marco Furfaro, membro della segreteria nazionale PD: «Si amano e hanno coronato il loro sogno. E lo hanno fatto così, in alta uniforme-ome se fosse scontato, semplice, naturale. E lo era davvero, perché quando si festeggia insieme l’amore, con amici e parenti, tutto diviene naturale». Anche in questo caso ogni allusione a fatti, persone o Congressi è puramente voluta.

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