Il mondo in una Klyp: come si prova a costruire una newsletter alternativa

Klypss è il progetto di Carolina Gatti, Stefano Sivori e Federico Capriata che verrà lanciato a inizio 2022. La presentazione esclusiva su Giornalettismo

18/11/2021 di Gianmichele Laino

Una piattaforma in cerca d’autori. Da qualche settimana, nel vasto campo dell’editoria si sta parlando di Klypss, un progetto lanciato dai tre giovani imprenditori digitali Carolina Gatti, Stefano Sivori e Federico Capriata. L’obiettivo è quello di portare l’autore al centro del flusso di informazione, proponendo una piattaforma – Klypss appunto – dove ciascuno mette a disposizione il proprio know-how per offrire un prodotto a cui il lettore possa appassionarsi.

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Come funziona Klypss e chi sono i suoi animatori

«L’idea di Klypss è nata un paio d’anni fa – spiega Stefano Sivori -. Insieme a Federico eravamo appassionati della rassegna stampa aziendale, che ci informava su tutto quello che ci serviva per la nostra attività lavorativa quotidiana. Una sera, Federico mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe stato bello costruirsi una propria rassegna stampa in base agli interessi di ognuno di noi, ordinarla in base alle proprie passioni e riceverla quotidianamente. Da lì abbiamo iniziato a lavorare all’idea, è entrata Carolina a darci man forte e adesso l’iniziativa è a buon punto: la piattaforma a breve andrà online. Si tratta di una piattaforma editoriale dove saranno presenti due tipologie di utenti, i lettori e i creators (i Klyper). Il progetto digitale creato e condiviso all’interno di Klypss sono le Klyp, un prodotto diverso rispetto alla classica idea di rassegna stampa da cui eravamo partiti. Si tratta di progetti editoriali di lunga durata che possano affrontare argomenti multidisciplinari e possano essere realizzati da scrittori, giornalisti, autori di vario genere, professori che abbiano voglia di scrivere e condividere le proprie esperienze. Anche nello stile possono assumere diverse forme: possono essere dei reportage, delle rassegne stampa, delle newsletter, dei racconti a episodi».

Klypss funziona esattamente come una sorta di libreria di contenuti, caratterizzato da un progetto grafico molto interessante e realizzato da un art designer promettente come Emanuele Di Spirito (autore dell’illustrazione in copertina). «Abbiamo creato un portale simile a un marketplace con una vetrina che mette in mostra tutti i contenuti in maniera randomica e senza seguire le regole ferree di un algoritmo, accessibili al lettore – spiega Federico Capriata -. Per il Klyper, invece, abbiamo creato un gestionale: un editor di testo, la possibilità di scrivere le nuove edizioni del progetto editorale e di inviarlo a tutte le mail dei propri lettori. Sulla vetrina ci sarà la possibilità di iscriversi lasciando la propria mail, ma senza doversi per forza registrare al sito. In automatico, una volta che l’edizione verrà creata, verrà inviata al lettore. Abbiamo voluto creare l’identità forte intorno alla Klyp: non deve essere una rassegna stampa o una newsletter, deve essere qualcosa di diverso, che resta – tra l’altro – di proprietà dell’autore. Abbiamo studiato il mercato e abbiamo constatato che quello delle newsletter è attivo, ma senza coprire tutti gli ambiti a cui vogliamo puntare».

Una divisione ordinata e, allo stesso tempo, democratica del contenuto rappresenta uno degli aspetti più interessanti della piattaforma. Non ci sarà un ordine stabilito a priori da un algoritmo, ma i contenuti proposti in homepage saranno selezionati in maniera randomica. «Klypss è diviso in macrocategorie – dice Carolina Gatti -. Come homepage ci saranno una serie di Kypss random, che posso refreshare e che, quindi, cambieranno ogni volta in maniera casuale, ci saranno dei contenuti in evidenza e quelli più letti saranno inseriti nelle top Klypss».

I punti forti della piattaforma

Il tutto cercando di non far perdere mai – e anzi coltivandola – una comunicazione diretta tra il lettore e il Klyper: «Il canale di delivery è la mail. Questa è una cosa voluta per cercare di ricucire il rapporto diretto tra l’autore e il lettore della Klyp: è una relazione diretta dall’uno all’altro. La Klyp vuole rispondere all’esigenza informativa che è diversa da quella della notizia. Non è una informazione che risponde a una domanda: si differenzia dalla ricerca da browser, ma è l’affidarsi a una persona esperta nell’argomento che dà una informazione a sua discrezione».

Il modello di business si consoliderà nei tempi immediatamente successivo al lancio di una piattaforma che, al momento, non prevede l’inserimento di video o di podcast se non attraverso link a servizi esterni: «Crediamo che per ciò che Klypss è in grado di offrire ci possano essere margini per chiedere un contributo al lettore. Quest’ultimo potrebbe pagare un piccolo abbonamento mensile di 3 euro perché sicuramente riesce a ottenere dalla piattaforma e da quel singolo autore un contenuto di suo interesse. Abbiamo intenzione di lanciare la piattaforma a inizio del 2022 e l’obiettivo è quello di creare una base di autori che possano portare avanti contenuti esclusivi nel tempo, con la continuità necessaria affinché ci possa essere una serialità. Soprattutto, l’obiettivo è quello di sentire utilizzare la parola Klyp esattamente come oggi sentiamo usare le parole “tiktok” o “tweet”, entrando nel gergo comune come una nuova forma di interazione online».

FOTO di copertina – Emanuele Di Spirito

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