Kim Jong-Un ha chiesto scusa al Paese in lacrime

Il dittatore nord-coreano ha chiesto ufficialmente scusa, durante una parata, per non essere stato all'altezza delle aspettative

12/10/2020 di Daniele Tempera

Un’immagine inaspettata, che ha lasciato in molti perplessi. Parlando alla parata del 75° anniversario del partito dei lavoratori di Corea (in pratica il partito unico che domina il regime da più di 60 anni n.d.r.) il giovane dittatore si è lasciato andare alla commozione e non ha saputo trattenere le lacrime durante il discorso.

Secondo il  Guardian anche le sue parole sarebbero state piuttosto eloquenti: «La nostra gente ha riposto una fede alta come il cielo e profonda come il mare in me, ma non sono stato in grado di essere al pari delle aspettative e mi dispiace molto».  La Corea del Nord è infatti da anni alle prese con una profonda crisi economica alla quale si è aggiunta anche la minaccia e la difficile sfida del Covid-19, elementi che, secondo gli analisti, stanno mettendo sotto pressione il regime.  Una dinamica che sembra evidente dalle parole di Kim Jong Un: «Anche se mi è stata affidata la responsabilità di guidare questa nazione, i miei sforzi non sono stati sufficienti per sollevare la nostra gente dalle difficoltà quotidiane» ha spiegato davanti a una platea di militari. La parata era anche finalizzata anche alla presentazione di un nuovo missile balistico da record, agitato dalle autorità nord-coreane come strumento di propaganda, con il dittatore nord-coreano che si è detto pronto a utilizzare il suo arsenale militare in caso di minaccia.

Ma anche se a Pyonyang affermano di non aver registrato nemmeno un caso di Covid-19 (informazione sulla quale rimane lo scetticismo di tutta la comunità internazionale) è indubbio che il Covid-19 abbia indebolito i rapporti commerciali che il Paese ha con la Cina, un cordone ombelicale quasi esclusivo, date le sanzioni internazionali sul nucleare al quale il regime è sottoposto. Una dinamica che, secondo molti, potrebbe portare il regime a riavvicinarsi o cercare accordi con la Corea del Sud.

 

 

 

Share this article