Kevin Spacey, dopo aver perso House of Cards cosa ne sarà di “Gore”?

Le accuse contro Kevin Spacey per molestie sessuali sono cadute: il ragazzo, presunta vittima di una molestia avvenuta tredici anni fa, ha ritirato le accuse, affermando di aver parzialmente manomesso le prove. Una decisione giunta dopo la richiesta dell’avvocato di Spacey di visionare la corrispondenza mail tra la presunta vittima, la sua famiglia e il legale. Ritirate le accuse, il giudice ha fatto cadere le accuse. Come sia andata quella notte in quel bar lo sanno solo Spacey e il cameriere, ora il grande punto interrogativo è sul futuro della carriera di uno dei più grandi attori di Hollywood.

Kevin Spacey, dopo la caduta delle accuse i fan chiedono un nuovo finale di House of Cards

Oltre al procedimento in tribunale, a gettare ombra su Kevin Spacey è stata un’altra denuncia fatta e rimasta esclusivamente sulle pagine di un giornale. Quella di un attore che sostiene di essere stato aggredito sessualmente da Spacey quando aveva solo 14 anni. Denunce arrivate nel pieno dello scandalo di Harvey Weinstein, e di un movimento come il MeToo che aveva risvegliato la lotta femminista dalle ceneri. Ma come ogni storia, ci sono sempre due versioni. Una testimonianza di una vittima va presa per certa a prescindere? la risposta, come direbbero gli americani, è molto più “tricky” di quanto si possa credere. Noi italiani lo sappiamo bene, basti guardare allo scandalo che ha travolto Fausto Brizzi: alla fine si è scoperto che era tutto una montatura, ma nel frattempo il regista è stato messo alla gogna sui giornali, sui social network – tanto da spingere la moglie a dover fare dichiarazioni ufficiali -, e spingere molti colleghi a prendere le distanze da lui. Altrettanto è successo a Kevin Spacey, ma con dimensioni Hollywoodiane: immediata la sua cancellazione da House of Cards, la serie Netflix in cui interpretava Frank Underwood. Ammettiamolo, House of Cards era Kevin Spacey. La bravura di Robin Wright, a cui è cascato tra le mani l’arduo compito di chiudere la saga con la stagione finale in solitaria, non ha restituito lo stesso brivido a cui ci aveva abituati Frank. E non perché non ne fosse lei all’altezza. E cosi come è partito il tam tam per rigirare l’ottava e conclusiva stagione de Il trono di spade, c’è anche chi chiede che House of Cards abbia un altro finale, ridando a Spacey ciò che gli spetta.

La sorte di Gore nelle mani di Woody Allen

Non solo House of Cards. Kevin Spacey è stato sostituito a tempo di record nel film “tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott, che ha girato a tempo di record tutte le scene con Spacey piazzando al suo posto Christopher Plummer. La resa e il successo del film non ne hanno risentito, ma la carriera, e soprattutto la reputazione di Spacey, sì. Adesso che tutto si è chiuso, quei contenuti non gli possono essere ridati. Una possibilità si apre però con Gore, il film che Woody Allen, altro uomo di Hollywood accusato di violenza sessuale da ben prima dell’esistenza del MeToo, aveva girato per Netflix. La pellicola è finita quindi in un limbo: Spacey era appena stato accusato, e il suo personaggio Gore Vidal aveva un approccio “discutibile” al mondo del sesso, e in alcune sequenze del film si vedevano anche alcuni trasgender prostituirsi. Netflix ha quindi bloccato la distribuzione per non gettare altra benzina sul fuoco. Woody Allen è pero il simbolo vivente di un artista che è riuscito a mantenere alta la sua carriera, e forse riuscirà a battersi anche per Spacey, magari ottenendo i diritti dalla piattaforma di streaming e assegnando la distribuzione del suo film a qualcun altro. O almeno, è quello che sperano i fan di Spacey, ormai nostalgici dei tempi di House of Cards.

(Credits immagine di copertina: Â© Prensa Internacional via ZUMA Wire)

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