Juan Guaidò è atterrato a Caracas

Juan Guaidò è tornato in Venezuela, dove dovrà affrontare la Corte Suprema per aver violato il divieto di espatrio. Guaidò aveva lasciato il Venezuela per recarsi prima al confine colombiano per aiutare il passaggio degli aiuti umanitari, e si era poi spostato a Bogotà per partecipare al vertice del gruppo di Lima.

Juan Guaidò atterrato a Caracas, «Molto presto porremo fine all’usurpazione»

Juan Guaidò non si era fatto intimidire dalle minacce di arresto. Al suo arrivo all’aereoporto di Caracas, dopo essere partito da Panama, ha incontrato un gruppo di sostenitori che includeva anche alcuni ambasciatori dei Paesi che hanno riconosciuto come legittima la sua autoproclamazione a presidente ad interim del Venezuela. Un vero e proprio bagno di folla: «Molto presto porremo fine all’usurpazione» ha pronunciato di fronte ai suoi sostenitori che gridavano «Si se puede». Così Guaidò vince un’altra manche della battaglia con Nicolas Maduro. Il presidente autoproclamato aveva tenuto nascosta la data del suo rientro fino alla conferenza stampa successiva all’incontro con Bolsonaro. «Ho ricevuto minacce personali contro la mia famiglia e sono stato anche minacciato dal regime di arresto» aveva dichiarato «ma questo non mi impedirà di tornare in Venezuela entro lunedì».

La violazione del divieto di espatrio

Il leader dell’opposizione aveva lasciato il Venezuela il 22 febbraio per recarsi al confine colombiano per il passaggio degli aiuti umanitari. Era poi riapparso a Bogotà, al fianco dei leader del gruppo di Lima. Poi una sorta di tour lungo i paesi che hanno dimostrato di appoggiarlo: Brasile, Paraguay e Perù. Sapeva però che stava violando il divieto di espatrio che gli era stato imposto dalla Corte Suprema. Nicolas Maduro lo aveva avvertito che al suo ritorno avrebbe dovuto «vedersela con la giustizia» e per questo motivo Guaidò ha registrato un video messaggio, con le istruzioni per «continuare la lotta» nel caso in cui fosse stato arrestato al suo ritorno. Aveva anche avvertito Maduro che il suo arresto sarebbe stato «il suo ultimo errore».

Juan Guaidò torna in Venezuela, il supporto degli Usa

Nei giorni precedenti al suo rientro, molti paesi hanno invocato la protezione verso Guaidò e i suoi familiari, possibili bersagli di ritorsioni da parte del presidente Nicolas Maduro. Appena giunta la notizia del sua arrivo, il vicepresidente Mike Pence ha twittato che «il rientro sicuro di Juan Guaidó in Venezuela è della massima importanza per gli Usa. Qualsiasi minaccia, violenza o intimidazione contro di lui non sarà tollerata e avrà una risposta rapida». Pence ha anche aggiunto un monito a Nicolas Maduro: «Il mondo sta guardando. Al presidente ad interim deve essere consentito di ritornare in Venezuela in modo sicuro».

(credits immagine di copertina:� Elyxandro Cegarra/ZUMA Wire)

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