Joaquin Phoneix ha accusato i Bafta di essere razzisti mentre riceveva il premio come come miglior attore

Categorie: Mass Media

L'interprete di Joker ha intenzione di sfruttare al massimo l'attenzione

Joaquin Phoenix è sicuramente un personaggio un po’ particolare, oltre che un attore straordinario. L’interprete di Joker ha vinto il Bafta Awards come miglior attore, e ha deciso di sfruttare l’attenzione su di lui per parlare di un problema molto serio e «sistemico» del mondo del cinema contemporaneo, ovvero il razzismo.



Joaquin Phoneix ha accusato i Bafta di essere razzisti mentre riceveva il premio come come miglior attore

LEGGI ANCHE> Joaquin Phoenix arrestato a Washington durante una manifestazione per il clima | VIDEO

Prima di andare alla cerimonia dei Bafta Award, considerati gli “Oscar britannici” del mondo del cinema, Joaquin Phoenix era in felpa per le strade di Londra a manifestare con con Animal Equality. Cambio di outfit, indossa lo stesso e unico abito che ha deciso di utilizzare per la award season, e si avvia verso il Royal Albert Hall. E da quel palco, ha tenuto un discorso che non è affatto passato inosservato. Del resto, aveva già ringraziato produzione, colleghi, e l’intero team dietro al film Joker. Phoneix ha utilizzato quei pochi minuti per accusare il mondo del cinema di essere vittima di un «razzismo sistemico». «Penso che inviamo un messaggio molto chiaro alle persone di colore: non sei il benvenuto qui» ha dichiarato senza alcun giro di parole, criticando i Bafta per aver nominato nelle categorie dedicate ai protagonisti solamente persone bianche .



Phoneix ha detto di essere assolutamente consapevole dell’onore e del privilegio per lui di essere ai Bafta e ricevere il premio, ma ha confessato di sentirsi «combattuto perché molti miei colleghi meritevoli non hanno il privilegio di esserci». Ha anche evidenziato di aver raggiunto la consapevolezza di «essere parte del problema» perché non ha fatto «tutto ciò che avrei potuto» per rendere i set in cui ha lavorato più inclusivi. « Non credo che qualcuno voglia un trattamento preferenziale. Penso che le persone vogliano solo essere riconosciute, apprezzate e rispettate per il loro lavoro. Mi vergogno, ma devo dire che faccio parte del problema».

Un mea culpa e un dito puntato: l’invito rivolto a tutti alla fine del suo discorso è stato infatti di impegnarsi affinché il cinema esca da questa forma di «oppressione». «Dobbiamo fare un duro lavoro per comprendere veramente il razzismo sistemico – ha infatti continuato l’attore – Penso che sia dovere delle persone che hanno creato, perpetrato e beneficiato di un sistema di oppressione, smantellarlo. Quindi, sta a noi».



(Credits immagine di copertina: fermo immagine video Twitter @BAFTA )