Jackfruit, la bufala del frutto con il sapore della porchetta
13/10/2017 di Redazione
Il Jackfruit non sa di porchetta. Alcuni siti italiani hanno scritto di un frutto asiatico, chiamato giaca in italiano, evidenziando dal loro titolo come il suo sapore sia paragonabile a quello del piatto tipico di Ariccia. Gli articoli usciti in questi giorni riprendono apparentemente un lungo pezzo di Business Insider dedicato al Jackfruit.
LA BUFALA DEL JACKFRUIT, IL FRUTTO CON IL SAPORE DELLA PORCHETTA
Questo frutto, scrive l’articolo della testata, è particolarmente apprezzato per le sue qualità in Asia, e viste le sue dimensioni enormi potrebbe esser considerato un importante aiuto per le popolazioni malnutrite, anche per i diversi aromi che è capace di assumere. Su Business Insider si rimarca in un breve passaggio come nella comunità vegana e vegeteriana il Jackfruit sia particolarmente apprezzato perché cotto dopo molto tempo può ricordare il gusto del pulled pork. Il pulled pork non è la porchetta, come può sembrare guardando la versione inglese di Wikipedia, bensì una specialità della carne da barbeque americana. La differenza può anche sembrare marginale, ma in realtà non c’è assolutamente consenso sul fatto che il Jackfruit, se cotto, abbia un sapore simile a quello della carne di maiale. Ci sono molte testimonianze diverse in merito, e appare evidente come le testate che ne abbiano parlato abbiano forzato questo aspetto per suscitare curiosità dei lettori.
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Il Jackfruit, se cotto, può assumere un sapore che ricordi la carne, ma solo se si pressupone che questo gusto sia vago. Come capita sempre con hamburger e salsicce vegeteriane, che possono esser buoni sostituiti per chi preferisce rinunciare alla carne, ma che certo hanno sapori in realtà anche molto diversidall’originale. Il giornalista Matteo Miavaldi ha proposto su Facebook una critica più severa ai pezzi sul Jackfruit, rimarcando anch’egli nella chiusura finale come il frutto non sappia di porchetta.