Gli italiani vanno ancora al cinema?
La più recente indagine di SWG per il Ministero della Cultura, mostra un aumento delle presenze in sala rispetto all'anno precedente
14/08/2024 di Enzo Boldi
Gli incassi al botteghino confermano una ripresa del settore nel nostro Paese. Gli italiani, dopo una lunga disabitudine provocata dal periodo pandemico, stanno tornando al cinema. Anche grazie a pellicole di successo – basti pensare, solo per fare un esempio, al campione d’incassi “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi – moltissime persone sono tornate a riempire le sale e le multisala sparse in tutte le città, da Nord a Sud. Una boccata d’ossigeno, dopo anni molto difficili. I numeri sono, dunque, positivi. Ma sembra difficile un ritorno a quei “tutto esaurito” di molti anni fa.
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Stando alla più recente indagine svolta da SWG per il Ministero della Cultura e relativa al mese di settembre dello scorso anno (quindi precedentemente all’uscita nelle sale del film di Paola Cortellesi), molti italiani sono tornati ad assistere – almeno una volta – a un film nelle sale cinematografiche. Rispetto al 2022, quando il 60% degli italiani intervistati aveva detto di non essere mai andato al cinema, ora “solamente” il 50% non si è recato neanche una volta in una sala per assistere a una pellicola. Il 3% del campione restante ha dichiarato di essere un frequentatore abituale, mentre il 47% si è definito come un frequentatore saltuario).
Rispetto all’anno precedente, dunque, è un bel passo in avanti, con il 10% in più delle persone che si è recata almeno una volta in una delle sale cinematografiche.
Italiani al cinema, quanti vanno ancora nelle sale
Dunque, i valori sono in aumento rispetto alla rilevazione – fatta sempre da SWG per il Mic – dell’anno precedente. Ma chi sono gli italiani che vanno al cinema? Il campione intervistato è variegato, ma è possibile effettuare una suddivisione per fasce d’età e altre caratteristiche.
Tra i frequentatori abituali troviamo, nella maggior parte dei casi, i più giovani. Stesso discorso per quel che riguarda i cosiddetti “saltuari”. Chi, invece, non è mai andato al cinema nel 2023, ha – tendenzialmente – un’età più avanzata. Dunque, anche l’aspetto anagrafico è uno dei fattori che determina le presenze nelle sale in Italia.