Xi Jinping e Giuseppe Conte hanno firmato 29 intese per 7 miliardi

Villa Madama porta in cassaforte 7 miliardi di euro in volumi di scambio sull’asse Italia-Cina. È questo il valore degli accordi commerciali firmati dal presidente cinese Xi Jinping e dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Luigi Di Maio, in quanto ministro competente, ha messo la sua firma su gran parte delle intese commerciali, mentre per la Cina il firmatario è stato il presidente della National Development and Reform Commission, He Lifeng.

Italia-Cina, gli accordi commerciali

Ecco in cosa consistono i principali accordi commerciali firmati dall’Italia con la Cina: c’è quello che riguarda la tassazione sui commerci, con l’accordo per eliminare le doppie imposizioni, firmato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Wang Yi; poi è stata la volta del protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione di agrumi freschi dall’Italia alla Cina (il famoso patto delle arance rosse di Sicilia), siglato dal ministro Gian Marco Centinaio e dall’ambasciatore della Repubblica popolare cinese, Liu Ruiyu. Ma non ci sono soltanto gli accordi istituzionali: anche alcune aziende strategiche nell’economia italiana come Eni, Cdp, Snam hanno firmato accordi fondamentali con altrettanti partner cinesi.ù

Il menu del pranzo dell’accordo tra Italia-Cina

Se comunque 29 tavoli d’intesa vi sembrano tanti, sappiate che all’inizio gli accordi da stilare sarebbero dovuti essere molti di più: circa 50 i protocolli sul tavolo, prima dell’intervento a gamba tesa di Unione Europea e Stati Uniti che – di fatto – hanno bloccato alcuni punti strategici con il timore di uno sbilanciamento verso est della politica estera e commerciale italiana.

Una volta messe in archivio le firme delle rappresentanze istituzionali di Italia e Cina è stata la volta della colazione di lavoro: il pranzo è stato organizzato dal ristorante Benito al Bosco, locale di cucina tipica laziale (specializzato in carne e pesce) a Velletri. Il pesce è stato acquistato ad Anzio, personalmente dallo chef, mentre il dessert di fragoline di bosco con gelato di vaniglia chiuderà il pranzo. Il vino scelto per l’occasione è uno Schioppettino (annata 2014), seguito da Bianco e Verduzzo di Ronchi di Cialla.

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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