Storica svolta nell’Irlanda del Nord: aborto e matrimoni gay non sono più illegali

La notte tra il 21 e il 22 ottobre resterà come una svolta indimenticabile nella storia dell’Irlanda del Nord: in quel momento è infatti caduto il termine per presentare emendamenti e obiezioni sulla legge approvata dal parlamento britannico che depenalizza aborto e nozze tra omosessuali, che finalmente sono diventati legali.

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«A mezzanotte sarà fatta la storia» aveva detto Grainne Teggart, manager della campagna di Amnesty International nell’Irlanda del Nord a poche ore dalla decisione definitiva. Nell’Irlanda del nord infatti era possibile per le donne ricorrere all’aborto solo nei casi in cui la loro vita fosse messa in pericolo dalla gravidanza. E nella Costituzione all’art.5 viene stabilito che madre e feto abbiano «pari diritto alla vita»: un emendamento sulla cui cancellazione si era espresso a favore il 66,4% degli irlandesi aventi diritto di voto nel maggio del 2018. Dopo più di un anno, quell’intenzione si è trasformata in realtà. Questo perché il governo locale di Belfast risulta bloccato dal 2017 per mancato rinnovo della  della coalizione d’unità nazionale fra Dup e Sinn Fein: in questa situazione a prendere il potere legislativo è stata Londra, dove una larga maggioranza aveva già votato a favore sia dell’estensione della depenalizzazione quasi totale dell’interruzione di gravidanza della fine del divieto delle nozze fra persone dello stesso sesso. E le prime nozze tra omosessuali, ha annunciato il segretario di Stato dell’Irlanda del Nord Julian Smith, verranno celebrate «non più tardi di San Valentino 2020», anno in cui le nuove norme avranno piena esecutività.

(Credits immagine di copertina: Facebook Amnesty International Northern Ireland)

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