Il caso Google e le ricerche su Trump negli Stati Uniti

In tanti, partendo da Elon Musk - che di influenze e ingerenze politiche sta diventando un esperto -, accusano il motore di ricerca che starebbe oscurando il candidato Repubblicano

31/07/2024 di Enzo Boldi

Da tempo, Giornalettismo racconta di come le aziende Big Tech siano state in grado di creare un senso di dipendenza per quel che riguarda moltissimi aspetti delle nostre vite quotidiane: dalle scelte personali a quelle lavorative, passando per una serie di strumenti che diventano vincolanti per tutte le aziende del mondo (basti pensare al caso Microsoft-CrowdStrike di qualche settimana fa). Inevitabilmente, dunque, anche le scelte politiche possono essere – potenzialmente – prese in base a ciò che ci compare effettuando anche una banale ricerca sui motori di ricerca. Negli ultimi giorni, infatti, si sta sollevando un polverone con l’accusa di interferenze elettorali – in vista delle Presidenziali americana di novembre – da parte di Google.

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Ad accendere un faro e dare visibilità a queste accuse è stato Elon Musk che dal canto suo sta effettuando un’analoga interferenza elettorale – celata dietro la sua “voglia” di libertà di espressione del pensiero, pur condividendo video deepfake per poi (una volto scoperto) parlare di “ironia” -, attraverso una serie di screenshot che mostrano i suggerimenti nelle ricerche da parte di Google.

Piccola premessa. Abbiamo provato a effettuare la stessa ricerca pubblicata da Trump, ma dall’Italia i risultati sono ben diversi: cercando “President Donald”, il primo risultato è relativo a Donald Trump. Poi troviamo il tanto famigerato “President Donald Duck” e, infine, i suggerimenti si chiudono con Donald Reagan (con annesso errore “Regan” come suggerimento).

Questo, però, non vuol dire che Musk e altri stiano raccontando una bugia. Alcuni esperti, infatti, hanno simulato (attraverso una VPN) una connessione negli Stati Uniti e hanno messo in evidenza questa stortura nelle ricerche attraverso il motore di Google.

Interferenze elettorali Google, cosa succede cercando “Trump”

Ed è un problema enorme, visto che Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo e negli Stati Uniti. E ci sono problemi evidenti anche effettuando una ricerca sul recente attentato di cui è stato vittima Donald Trump, con suggerimenti – frutto di un complesso lavoro algoritmico che va a interpretare l’inizio dell’immissione della query proponendo (istantaneamente) suggerimenti in base alle ricerche effettuate da altri utenti – che non sembrano essere in linea con una corretta dinamica e un giusto funzionamento del motore di ricerca.

Tutti questi aspetti hanno portato i sostenitori di Donald Trump e del partito Repubblicano – compreso Elon Musk – a parlare di interferenze elettorali Google. Attenzione, però: qui si parla solamente dei “suggerimenti”, ovvero le “previsioni” di immissione del testo. L’azienda di Mountain View ha dato una sua versione dei fatti che, a prescindere da come la si pensi, sembra essere molto evasiva e poco concreta. Occorre sottolineare, però, che fortunatamente questo “problema” su suggerimenti/previsioni non sta influendo sulle ricerche: una volta inserita la propria query su Donald Trump, il motore restituisce le notizie sul candidato Repubblicano.

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