Come si può usare l’intelligenza artificiale per rendere accessibile un sito web

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Non è per forza necessario un intervento di tipo umano: l'intelligenza artificiale può mappare e suggerire, di conseguenza, le misure migliori per realizzare un sito web che possa essere davvero inclusivo

Oggi sembra davvero che la risposta a tutto sia l’intelligenza artificiale. Che si tratti di scrivere un testo ex novo (è interessante, da questo punto di vista, il nostro approfondimento su ChatGPT) o che si tratti di individuare gli aspetti migliori per rendere accessibile un sito, effettivamente, il sistema di machine learning può essere adatto a offrire tutte le soluzioni del caso. Anche per quanto riguarda il tema specifico di oggi, ovvero l’eliminazione delle barriere architettoniche di internet (perché internet, a dispetto di quello che si possa credere, è pieno di ostacoli nel 95% dei siti web), l’intelligenza artificiale può rappresentare uno snodo importante.



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Intelligenza artificiale e accessibilità di internet, un binomio interessante

Innanzitutto, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata – a proposito dell’accessibilità di un sito web – per scansionare quelle pagine che mostrano, evidentemente, problemi nella navigazione per le persone con disabilità. Abbiamo già analizzato quali possono essere, in prevalenza, questi problemi: parliamo, ad esempio, di pagine piene di colori non bilanciati, di pagine che si riempiono di pop-up, di testi che si possono difficilmente ingrandire. Si tratta di elementi che pongono evidentemente un limite a quasi un utente su dieci. L’intelligenza artificiale può mettere a confronto, ad esempio, le pagine dei siti web con quelle di altri siti web che risultano compliant rispetto a questi temi, individuandone – dunque – le criticità.



Dunque, l’intelligenza artificiale può essere utile, innanzitutto, per una diagnostica dei problemi di accessibilità dei siti web. L’altra applicazione dell’AI per abbattere le barriere architettoniche che sono disseminate nel web è quella di utilizzare dei software che possano in qualche modo correggere direttamente quelle immagini e quei testi che non risultano accessibili a tutti. È in questo modo, ad esempio, che opera un’azienda come AccessiWay, che ci ha dato una overview abbastanza dettagliata sul tema e su come, in Italia e nel resto del mondo, manchi una cultura specifica che possa sensibilizzare i gestori dei siti web (e anche la gran parte dei loro utenti).

Le altre declinazioni dell’AI in favore dell’accessibilità

Ma un contributo determinante all’accessibilità può essere dato dagli assistenti vocali che sono una particolare declinazione dell’intelligenza artificiale. Implementare, nella navigazione di un sito o nella fruizione di un servizio digitale, un sistema di comando vocale può infatti essere un passaggio fondamentale per le persone ipovedenti, che magari incontrano delle difficoltà nell’accesso a testi e immagini. Nella fruizione di video, invece, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per generare dei sottotitoli può essere di grande aiuto per le persone con difficoltà a livello di udito. Ci sono, come abbiamo visto, diverse applicazioni dell’AI che possono aiutare a rendere un sito web più accessibile: sarebbe opportuno prendere in considerazione questi accorgimenti per migliorare l’usabilità della stragrande maggioranza dei servizi digitali che quotidianamente utilizziamo.