Gli influencer hanno fatto fare marcia indietro al progetto milionario della tiktokizzazione di Instagram

Adam Mosseri ha ammesso che non si andrà avanti con la nuova versione della sua piattaforma

29/07/2022 di Redazione

Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. Adam Mosseri, il numero uno di Instagram, ammette di aver sbagliato le previsioni e di aver fatto un errore colossale per quanto riguarda il processo di rinnovamento della piattaforma, che puntava decisa verso la sua progressiva trasformazione in qualcosa di molto simile a TikTok. Si parlava addirittura di tiktokizzazione di Instagram. Una cosa che – in quest’ultimo periodo – aveva attirato l’ira funesta di influencer importanti, con le Kardashian che erano arrivate addirittura a lanciare la campagna Make Instagram Instagram again, mutuando il famoso MAGA di trumpiana memoria. La protesta degli utenti e di coloro i quali fungono da guida per gli utenti stessi ha toccato più di una corda a Menlo Park. Meta ha affrontato apertamente il problema e ha voluto evitare una vera e propria rivolta: cambiare Instagram e trasformarlo in TikTok avrebbe letteralmente provocato l’effetto contrario. Non quello di attirare utenza (come sta facendo, sempre più spesso, TikTok nell’ultimo anno) ma quella di respingerla. Instagram torna come prima, dunque.

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Instagram torna come prima, Adam Mosseri alza bandiera bianca

Le dichiarazioni del numero uno di Instagram Adam Mosseri sanno di resa incondizionata: «Sono contento di aver corso un rischio: se non falliamo ogni tanto, non pensiamo abbastanza in grande o abbastanza audaci. Ma dobbiamo assolutamente fare un grande passo indietro e riorganizzarci. Abbiamo imparato molto: torneremo con una sorta di nuova idea o iterazione. Quindi lavoreremo su questo».

Negli ultimi giorni, Instagram aveva diffuso una versione test per mostrare a parte dei suoi utenti i cambiamenti che ci sarebbero stati sulla piattaforma. Il risultato è stato sorprendente: le interazioni, il tempo di utilizzo, tutto ciò che riguardava il fatto di interfacciarsi con il social network hanno subito un calo evidente. Nessuno voleva essere TikTok, anche su Instagram. La battaglia degli influencer ha sicuramente fatto il resto: ma il vero problema era rappresentato dagli utenti. Guidati dai consigli dei profili più seguiti, hanno messo in crisi tutto il board di Instagram che pensava che un maggiore spazio ai reel, una revisione del feed a tutto schermo, la quasi scomparsa delle foto potessero essere punti di partenza per una nuova affezione del popolo del web al social network.

Nulla di più sbagliato. In ogni caso, la retromarcia – nonostante sia stata netta – potrebbe non essere definitiva. Mosseri ha cercato di fare di necessità virtù e ha provato a spiegare come anche un errore, in questo campo, possa rappresentare una ricchezza, perché farlo notare è un grande esercizio di confronto e di rispetto. La verità è che il progetto di revisione di Instagram era costato tempo e denaro. Ed è impossibile rientrare su questo, a meno che non si metta in cascina il lavoro svolto e lo si sviluppi ulteriormente per un cambiamento nel futuro prossimo. Potrebbe essere questa, in base anche alle recenti dichiarazioni di Mosseri a TheVerge, la strada da seguire: le cose che sono state messe in fila come possibili cause del malcontento sono la perdita di engagement attribuita al cambiamento e la scarsa precisione dell’algoritmo sui contenuti consigliati a ciascun utente; questo a fronte di una crescita dei video su Instagram e della presenza sempre minore delle foto. Il tentativo di intercettare questi bisogni e di incrociare queste esigenze, alla fine, non ha pagato. E ha portato a una retromarcia significativa. Ma questo non significa che l’evoluzione di Instagram si fermerà qui. A volte, ritorneranno. È poco ma sicuro.

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