Lo stop al referendum non ferma Insieme in Rete: «Nonostante il rinvio, continueremo a batterci per il No al taglio dei parlamentari» | VIDEO

Non si ferma la campagna per il referendum sul taglio dei parlamentari, nonostante il governo – nella giornata di ieri – lo ha rinviato sine die, a causa dell’emergenza coronavirus. Questo rinvio non deve far abbassare l’attenzione su una tematica fondamentale, come quella contenuta all’interno del quesito referendario. Una riforma costituzionale che prevede di portare il totale dei parlamentari a 600 (4oo deputati e 200 senatori), con un conseguente crollo della rappresentatività nelle istituzioni. Per questo l’associazione Insieme in Rete, contraria al taglio dei parlamentari e in difesa dell’attuale carta fondamentale, ha deciso di pubblicare un messaggio proprio nel giorno del rinvio della consultazione.

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Insieme in Rete annuncia il no al referendum sul taglio dei parlamentari

«Insieme in Rete è sempre dalla parte della costituzione e quindi diciamo no al referendum sul taglio dei parlamentari – ha detto Vittoria Gheno -. Nonostante il rinvio a data da destinarsi, ci batteremo per far sentire le nostre ragioni e la nostra voce. La rappresentanza non può quantificarsi in denaro men che meno se si parla del costo di un caffè».

Insieme in Rete sottolinea come il taglio dei parlamentari sia sinonimo di una rappresentanza meno efficace, più corruttibile e meno competente, non certo in linea con le esigenze attuali del nostro Paese. «Diciamo no – conclude Vittoria Gheno – a una riforma scritta senza criterio, che non affronta i problemi di funzionamento delle istituzioni, che tanti vogliono far passare in sordina: mette all’angolo il parlamento e toglie voce ai cittadini. Insieme per il No».

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