Inps, Francesco Verbaro fa un passo indietro, e il decreto ancora non c’è

Caos ai vertici Inps. Il neo presidente Pasquale Tridico, nonostante non sia stato ancora emesso il decreto ministeriale, è pronto a darsi da fare: il tempo è poco, e presto l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dovrà gestire le richieste per il reddito di cittadinanza. Resta però nebulosa la questione del vicepresidente: non c’è il decreto che crea la carica e sopratutto sembra mancare la persona adatta: Francesco Verbano avrebbe già rinunciato.

Inps, Pasquale Tridico pronto, ma manca il decreto della sua nomina

Non c’è tempo da perdere: l’Inps a breve dovrà gestire le richieste del reddito di cittadinanza e coordinare i Caf. Pasquale Tridico infatti è già entrato nell’ufficio della presidenza, pronto a rimboccarsi le maniche. Peccato che il decreto infraministeriale che dava la nomina al presidente, ancora non esista, di fatto bloccandone il lavoro. Luigi Di Maio dice di averlo firmato, che l’accordo politico c’è e che manca solo il via libera del Mef. In effetti un testo esiste, ma deve essere riscritto. Sembra infatti che i compensi calcolati per presidente e vicepresidente siano sbagliati.

Inps, caos sulla nomina del vicepresidente: Verbaro rinuncia ancora prima di cominciare

E insieme alla nomina, manca anche il decreto che crea ad hoc la carica di vicepresidente. Ruolo che non solo ancora non esiste ma resta pure scoperto: Francesco Verbano, ex dirigente del ministero del Lavoro del Governo Sacconi e indicato dalla Lega come il candidato ideale,  ha rinunciato ancor prima di essere nominato, per inconciliabilità giuridica con le altre cariche a cui non vuole rinunciare. Ora quindi la Lega, per mantenere l’accordo politico con il partner di governo M5S, deve sbrigarsi a trovare qualcun’altro. La scelta sembra cadere su Mauro Nori,  ex direttore generale dell’Inps e attualmente consigliere del ministro dell?Economia Giovanni Tria. Inizialmente Nori era tra la rosa di candidati per la carica di presidente, ceduta poi a Tridico. Sembra però che Nori  sia disponibile anche a  fare il vicepresidente, ma a patto di ricevere delle deleghe importanti. E anche per quelle, serve un decreto.

 

(Credits immagine di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)

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