La bufala dell’indennizzo di 600 euro per gli studenti tra i 15 e i 20 anni ‘in quarantena’

Prendiamola con ironia: immaginare il sito dell’Inps, già in enormi difficoltà, alle prese anche con migliaia di domande di sussidio da parte di giovani liceali doveva già far saltare la cosiddetta ‘pulce al naso’. Eppure sui social, nella giornata di oggi, è iniziata a circolare una finta direttiva dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale con le indicazioni per richiedere un indennizzo studenti tra i 15 e 20 anni: ben 600 euro per ogni mese di quarantena. Oltre al paradosso, il testo di questa falsa circolare è scritto in un linguaggio che poco si confà al burocratese tipico italiano.

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Nel testo della finta comunicazione Inps si fa addirittura riferimento al DPCM 22 marzo 2020 e l’intestazione recita: «Richiesta di sussidio per studenti di età compresa tra 15 e 20 anni». Il significato di tutto ciò è riassunto nelle righe seguenti: «È prevista la possibilità di richiedere da parte di studenti di età compresa tra 15 e 20 anni […] un indennizzo pari a 600 euro mensili per ogni mese della quarantena». E già questo potrebbe bastare: pensare che un’istituzione utilizzi il termine ‘quarantena’, evitato in qualunque comunicazione fin dall’inizio dell’emergenza, dovrebbe far sospettare.

Indennizzo studenti, l’ultima bufala del web

Poi si prosegue con le motivazioni per cui richiedere questo indennizzo studenti: «Finalizzati (i 600 euro mensili, ndr) all’acquisto di strumentazione elettronica atta alla fruizione delle lezioni an line». No, non è un errore: c’è scritto proprio ‘an line’. Forse chi ha scritto il testo, in questa fase in cui sono limitati gli spostamenti, potrebbe approfittare del tempo libero per qualche ripetizione della lingua inglese.

Tutti sull’Inps

Come spiega il portale di fact checking Bufale.net, quello dell’indennizzo studenti potrebbe essere solo un maldestro tentativo di spingere le persone, anche i più giovani, ad andare sul sito dell’Inps, aggravandone ancora di più la fragile stabilità dimostrata nei giorni scorsi.

(foto di copertina: da Twitter)

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