Incendio Tmb Salario, l’assessore Raimo: «Vedo fiamme altissime, abbiamo chiuso le scuole»

La situazione è tutt’altro che sotto controllo. A lanciare l’allarme è Christian Raimo, assessore alla Cultura del Municipio III. L’incendio al Tmb Salario viene presentato come un disastro annunciato. «Anzi – dice Raimo a Giornalettismo -, dire annunciato è fare un’affermazione scontata. Noi stiamo evidenziando con forza questa situazione da diverso tempo ormai».

Incendio Tmb Salario, il Municipio III si mobilita

L’intervento dei vigili del fuoco si è registrato subito dopo che l’incendio è scoppiato, ma la situazione, quando ormai è mattino inoltrato è ancora drammatica: «Io sono qui davanti – ha detto Raimo – e vedo fiamme altissime. L’incendio non è affatto domato, ho girato un video in cui si vedono ancora adesso delle aree occupate dalle fiamme».

Per cercare di limitare quello che sarà senz’altro un danno che avrà l’inevitabile impatto ambientale e la conseguente ripercussione sulla gestione dei rifiuti nella Capitale nelle prossime settimane, la giunta di centrosinistra del Municipio III, guidata dal presidente Giovanni Caudo, ha messo in atto una vera e propria task force.

Scuole chiuse per l’incendio Tmb Salario

«Come giunta – ha detto Christian Raimo – stiamo cercando di fare tutto il possibile. Stiamo organizzando la chiusura delle scuole dell’area, compreso l’asilo che c’è qui vicino. L’impianto tratta l’indifferenziato, quindi è chiaro che c’è rischio diossina. Ma qui non si respira: la nube di fumo interessa un’area vastissima, che va da Balduina al Gianicolo. Per quanto riguarda le scuole del quartiere, stiamo chiedendo alle persone di non far uscire i bambini».

L’incendio era ampiamente previsto. Lo dice con amarezza Raimo, che da tempo sta conducendo una battaglia personale (e di municipio) per la chiusura dell’impianto. L’ultimo atto c’era stato a fine novembre 2018, quando una relazione dell’Arpa ha tracciato un quadro impietoso. L’impianto è scarsamente funzionante, senz’altro al di sotto degli standard normali. In più, manifestava la necessità di «superare l’impianto attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e gestionali che garantiscano che l’impianto produca i rifiuti previsti dall’autorizzazione integrata ambientale, sia in termini di caratteristiche qualitative che quantitative».

Qualsiasi polemica, tuttavia, in questo momento è inutile. Come quella, che si sta diffondendo nelle ultime ore, di collegare l’incendio all’approvazione del bilancio dell’Ama. Una sorta di strategia per fare pressione. «Io penso alle persone che respirano – chiude Raimo – e non a un piano di strategia politico che giochi con la salute delle persone».

[FOTO dall’account Facebook di Christian Raimo]

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