In Nigeria sono stati aboliti i riti vudù che rendono schiave le ragazze vittime di tratta
20/03/2018 di Redazione
La Nigeria compie un passo importante verso l’emancipazione di molte ragazze vittime di tratta. A Benin City, nella regione del delta del Niger, l’Oba (in italiano “re”, la massima autorità religiosa del popolo Edo) Ewuare II ha convocato tutti i sacerdoti della religione juju formulando un editto con cui ha revocato tutti i riti vudù di giuramento che legano le ragazze oggetto di tratta.
LEGGI ANCHE > Giorgia Meloni critica Saviano con una bufala su mafia nigeriana e Pamela Mastropietro
Tramite il divieto di queste pratiche, che obbligano le vittime a non tradire mai il proprio trafficante contrando molto spesso ingenti debiti (20-40mila euro in media), la tratta verso l’Europa può subire un freno evidente.
“Questa cerimonia è un fatto di portata storica, che può avere implicazioni enormi. Potrebbe incrementare il numero di denunce contro i trafficanti ed aiutarle a liberarsi“, ha spiegato Francesca De Massi, responsabile di una casa-rifugio della cooperativa Befree contro la tratta, la violenza e la discriminazione.
Dal 2014 a oggi c’è stato un incremento della tratta del 600%. Oggi, grazie anche alla figura autorevole di Ewuare II, la situazione potrà finalmente migliorare.