Quanto inquinano i social network?

Compare The Market ha lanciato un portale che stima quante emissioni di CO2 produce un certo social network al minuto e ha stilato una classifica

17/02/2023 di Redazione Giornalettismo

Anche i social network possono produrre inquinamento. Per utilizzarli per pubblicare foto e video, commentare i contenuti degli altri utenti o interagire con loro abbiamo bisogno di un dispositivo mobile che possa connettersi a Internet e che ha bisogno di una fonte di energia, il che ha un costo in termini di emissioni di CO2.

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Lo strumento per misurare l’impatto ambientale dei social network

Nonostante i social network non siano la prima cosa a cui si pensa quando si parla di sostenibilità o di cambiamento climatico il sito Web Compare The Market ha lanciato un portale che consente di monitorare le emissioni di CO2 dovute all’utilizzo dei social. Il sito Web consente di verificare i livelli di emissione di CO2 a livello globale ma anche di stimare il proprio impatto ambientale in base al tempo trascorso ogni giorno su una determinata app di social network. Il social più inquinante è TikTok: 2,63 grammi di emissioni per ogni minuto di scorrimento. Al secondo posto in classifica abbiamo Reddit con 2,48 grammi di emissioni al minuto e al terzo Pinterest con 1,30 grammi di emissioni al minuto. Instagram è al quarto posto con 1,05 grammi di emissioni al minuto ed è seguito da Facebook con 0,79 grammi di emissioni al minuto. Tra le piattaforme che inquinano meno troviamo invece Snapchat, Linkedin, Twitter, Twitch e YouTube.

L’impatto ambientale delle piattaforme dipende non soltanto da quanto vengono utilizzate dagli utenti ma anche dalle scelte che le aziende che le gestiscono fanno in materia di sostenibilità e quindi per ridurre le emissioni.

Ale Agostini, CEO di AvantGrade e fondatore di Karma Metrix, ha spiegato a Giornalettismo che «inizialmente, quando abbiamo creato Karma Metrix, installavamo uno script che consumava un po’ di energia. Poi abbiamo trovato un modo per fare interrogazioni e analisi della pagina direttamente, senza lo script. Ci sono dei grandi operatori con cui abbiamo parlato che ci hanno abilitato, in alcuni casi è avvenuto automaticamente. In altri abbiamo dovuto chiedere. A Facebook abbiamo chiesto l’abilitazione, spiegando il motivo del progetto, ma non ci hanno fornito risposta. Quindi su alcuni social la misurazione non è sempre facile per motivi tecnici e al modo in cui loro gestiscono le richieste. Ci piacerebbe molto che le persone si facessero questa domanda anche a livello di social».

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