Il dipendente che fa perdere a Greenpeace 3,8 milioni di euro

«Un grave errore di valutazione». Così Greenpeace – l’organizzazione ambientalista famosa in tutto il mondo – ha definito i “giochetti” di speculazioni sui cambi monetari che l’hanno portata a perdere 3,8 milioni di euro di donazioni, ricevute dai sostenitori di tutto il mondo. Con un lungo comunicato, l’ONG ambientalista ha ammesso il fattaccio e ha chiesto scusa ai propri sostenitori.

Foto: AP Photo/Ruben Neugebauer, Greenpeace
Foto: AP Photo/Ruben Neugebauer, Greenpeace

SPECULAZIONI SU UN RIBASSO DELL’EURO – È stato il settimanale tedesco Der Spiegel a puntare per primo i riflettori contro la maxi perdita di Greenpeace, una notizia ripresa poi dalle principali testate del mondo: come spiega Le Figaro un dipendente del settore finanziario dell’associazione avrebbe deciso di sua sponte di firmare un contratto con una società esterna, specializzata in acquisto di valuta estera a tassi di cambio fissi: si tratta di una pratica piuttosto comune per le grandi associazioni internazionali come Greenpeace, che ricevono donazioni da ogni parte del mondo. Per tutelarsi dalle fluttuazioni dei mercati monetari, Greenpeace si affida quindi a degli intermediari specializzati che si occupano, né più né meno, di speculazioni finanziarie. Tuttavia, secondo quanto spiegato da Mike Townsley, responsabile della comunicazione di Greenpeace, il dipendente in questione ha concluso da solo l’accordo con una di queste società, scommettendo su un ribasso dell’euro che, tuttavia, non si è verificato. Il tutto all’insaputa dei vertici di Greenpeace, che ha la sua sede principale ad Amsterdam. La perdita subita dall’associazione ambientalista è stata pesante: 3,8 milioni di euro.

 

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DIPENDENTE LICENZIATO – Secondo quanto rivelato da Townsley, il dipendente non avrebbe agito in malafede: si sarebbe trattato appunto di un «errore di valutazione» aggravato dal fatto di non aver richiesto nessuna autorizzazione da parte dei vertici dell’organizzazione: «Quel contratto si è rivelato troppo rischioso e ci ha pesantemente danneggiato. Abbiamo perso una somma enorme», ha continuato Townsley, aggiungendo che il responsabile di questo accordo azzardato è già stato licenziato e che Greenpeace ha subito rafforzato le procedure di controllo per evitare che simili “incidenti” possano verificarsi di nuovo. «Ci teniamo a precisare che nessuna campagna di Greenpeace vedrà il proprio budget ridotto» – ha sottolineato ancora Townsley, spiegando che il budget annuale dell’associazione si aggira a circa 300 milioni di euro l’anno e che la perdita verrà colmata riducendo le spese dell’associazione e gli investimenti nelle infrastrutture. «Ci scusiamo con tutti i nostri sostenitori. È già in corso un’indagine interna per fare sì che questo non accada più».

(Photocredit copertina: Pedro PARDO/AFP/Getty Images)

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