Huawei non sarà tra i fornitori del 5G nel Regno Unito: «Decisione politica, nulla a che vedere con la sicurezza»

Categorie: Attualità

Huawei verrà escluso tra i fornitori di 5G nel Regno Unito e la Cina ha già reagito, parlando di «decisione politica»

Dopo la decisione di escludere Huawei dalla fornitura 5G per Italia e Brasile arriva anche quella del Regno Unito. Boris Johnson ha deciso di rescindere l’appalto a partire dal prossimo 31 dicembre, questione vista dalla Cina come ritorsione politica per quanto sta accadendo a Hong Kong in questo periodo. Sono attese, dopo questa decisione, una serie di conseguenze sul piano diplomatico, geopolitico e commerciale. L’annuncio, che in realtà di vociferava da giorni, è un retromarcia clamoroso.



LEGGI ANCHE >>> TIM: escluso Huawei per fornitura 5G in Italia e Brasile

No al 5G di Huawei nel Regno Unito

Il Regno Unito elenca, tra le ragioni della decisione, la scelta della Cina di sanzionare gli Usa. La ragione sta nel fatto che la Cina, non potendo ottenere i materiali e i “chip” da fornitori sicuri, potrebbe finire per rivolgersi a fonti considerate non sicure a Londra. Appare però evidente come, in realtà, la decisione abbia anche un connotato politico di ritorsione per le intromissioni di Pechino nella gestione di Hong Kong con la nuova Legge di sicurezza nazionale entrata in vigore da un paio di settimane appena. Tra le cause della decisione presa da Londra c’è anche da considerare la pressione di Trump, che non ha mai apprezzato l’accordo di Johnson con Huawei. C’è inoltre da considerare il fatto che Il Regno Unito fuori dall’UE abbia necessità di nuove rotte di import e export visto l’abbandono dell’unione doganale.



La replica del portavoce Huawei

Huawei ha già dato una prima replica tramite il portavoce: «Siamo molto delusi dalla decisione del Regno Unito, è una brutta notizia per tutti i possessori di uno smartphone di quel Paese, che ora sarà destinato a una linea internet per telefoni molto più lenta. I nostri prodotti sono sicuri: questa è una decisione politica e non pertinente alla sicurezza». L’accusa è, quindi, quella di aver preso una decisione in base a questioni politiche e non per la sicurezza dei dati degli interessati.