La satira social nella satira di chi ha paragonato Corrado Guzzanti a Enrico Montesano

Un parallelismo che non regge, nato sui social per cercare di "difendere" quella maglia della "Decima Mas" indossata dall'attore romano a "Ballando con le Stelle"

14/11/2022 di Enzo Boldi

Di strambe teorie di difesa, nelle ultime ore, ne sono state scritte e dette tante. Da chi prova a concentrare l’attenzione sulla frase scritta sul retro di quella maglietta – quel “memento audere semper” di dannunziana memoria -, a chi prova a sostenere “l’ingenuità” del gesto di indossare una t-shirt con lo stemma (ben visibile come uno scudetto sul petto) della X Mas (Decima Mas), una delle più sanguinarie formazioni militari che hanno contribuiti agli orrori del nazi-fascismo in Italia. Poi c’è chi, nel vuoto paradossale di questo buco nero, ha provato sarcasticamente a mettere sullo stesso piano Corrado Guzzanti ed Enrico Montesano. L’intento – però – non è riuscito, visto che in tanti non hanno capito l’ironia dietro quel parallelismo social.

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L’antefatto, ormai, è noto ai più: nel corso dell’ultima puntata di “Ballando con le stelle” è stata mandata in onda una clip – che raccoglieva le fasi di “allenamento” – di Enrico Montesano (uno dei concorrenti di questa edizione) che si è presentato in sala prove indossando la maglia non solo con il motto “memento audere sempre“, ma anche con il logo della Decima Mas.

Per questo motivo, dopo le polemiche nate sui social – perché la Rai ha preso la sua decisione diverse ore dopo la messa in onda, senza che nessuno si fosse accorto dell’accaduto – ha deciso di stralciare l’accordo con l’attore romano e “licenziarlo”.

Guzzanti-Montesano, il paragone social che è pura satira

Ma cosa c’entra Corrado Guzzanti? Tutto nasce da questo tweet pubblicato da un profilo social proprio nelle ore in cui le polemiche attorno a Enrico Montesano stavano divampando.

Guzzanti-Montesano. Forse per la poca fiducia che si ha del genere umano, moltissimi utenti hanno pensato a un paragone reale. L’autrice, invece, regala spesso e volentieri delle iperboli dialettiche classiche dell’ironia, del sarcasmo e della satira. Fatta questa premessa, dunque, proviamo a rileggere il tweet: «Non ho mai letto un tweet della sig. Lucarelli Selvaggia quando sempre in Rai Corrado Guzzanti si presentava così in pubblico. Troppo facile capire che si attacca Montesano per colpire il governo Meloni». Il tutto accompagnato dalla foto di Corrado Guzzanti nelle vesti di uno dei suoi personaggi più iconici e che hanno fatto la storia della televisione italiana: quel gerarca-astronauta Gaetano Maria Barbagli della fortunata pellicola “Fascisti su Marte“.

Insomma, come spesso capita in queste occasioni, la satira non era stata compresa. In tanti (tantissimi) hanno preso d’assalto quel tweet commentandolo con critiche (nelle migliori delle occasioni) poste da chi prova – civilmente – a spiegare perché quel paragone non fosse minimamente coerente, ma anche con i classici insulti. La satira sulla satira che non viene percepita.

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