La guerra per la Corte Suprema si fa sempre più forte negli Stati Uniti. E mentre i democratici continuano a raccogliere soldi e a promettere barricate di ogni tipo per impedire la nomina del sostituto di Ruth Bader Ginsburg prima delle elezioni del 3 novembre i repubblicani sembrano aver già i voti necessari per portare a casa una nomina che rischia di cambiare gli Stati Uniti per sempre.
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La guerra per la Corte Suprema scatenata dalla scomparsa di Ruth Bader Ginsburg venerdì scorso infiamma questo ultimo mese e mezzo della campagna elettorale Usa. Donald Trump, sempre più in difficoltà per la reazione della sua amministrazione all’emergenza Coronavirus sembra infatti aver trovato nuova linfa e il coro “fill that seat” (“riempi quel posto”) ha sostituito il mantra del 2016 “Build that wall” (“costruisci quel muro”) ridando entusiasmo alla campagna elettorale del presidente e ai suoi sostenitori. Per questo l’inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che renderà pubblico il nome della sua scelta sabato e oggi ha incontrato alla Casa Bianca Amy Coney Barrett, considerata la favorita nella corsa al posto di Ginsburg. La scleta di una donna infatti sembra obbligata per cercare di rilanciare le quotazioni del presidente con le elettrici e per allontanare l’immagine dell’assalto dei repubblicani alla legge sull’aborto, vero obiettivo del GOP e degli ultraconservatori insieme al matrimonio gay, Obamacare e i diritti civili.
Giudice federale fortemente conservatrice Coney Barrett è insieme a Barbara Lagoa la favorita per il ruolo in questa guerra per la Corte Suprema. E se all’inizio i no a un voto prima delle elezioni delle senatrici Susan Collins del Maine e Lisa Murkowski dell’Alaska avevano fatto sperare il fronte dei democratici oggi è arrivato l’ok di un altro indeciso, il senatore del Colorado Cory Gardner, che così anche in caso del probabile no di Mitt Romney permetterà ai repubblicani di avere un 50-50 che sarà spezzato dal voto del vice presidente Pence, che presiede la Camera Alta Usa.
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pic.twitter.com/n2YNP8O0Bz — Cory Gardner (@SenCoryGardner) September 21, 2020