«I Green Pass contraffatti sono una bufala tesa a spillare soldi ai più sprovveduti»

L'associazione Consumerismo ha reso ben chiaro perché farsi spillare i soldi per un Green Pass che quasi sicuramente non funzionerà non ha senso

29/07/2021 di Ilaria Roncone

La denuncia arriva da Consumerismo, associazione di consumatori no profit che sta monitorando il fenomeno dei Green Pass falsi in vendita sui social network e sul dark web. L’attività – in vista dell’ingresso in vigore dell’obbligo a partire dal 6 agosto – si sta intensificando. «Si stanno moltiplicando i tentativi di truffa con i cyber-criminali che si sono specializzati nella vendita di certificati falsi da rilasciare dietro pagamento – denuncia Consumerismo – e sui social network stanno spuntando gruppi segreti che propongono il rilascio di Green pass contraffatti».

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Fioccano Green Pass falsi e chi li compra si fa solo truffare

Questo il messaggio chiaro e forte lanciato dall’associazione. Non solo si parla di «duplice truffa che coinvolge sia chi offre il servizio, sia chi lo acquista» ma anche di una vera e proprio bufala. L’invito è a ragionare sul fatto che «i Green Pass promessi dai cyber-criminali siano a tutti gli effetti una bufala, tesa a spillare soldi ai più sprovveduti e difficilmente in grado di sostituire i documenti ufficiali rilasciati dal ministero della Salute».

Documenti che, ovviamente, saranno stati fatti per non essere replicabili o, comunque, per rendere la vita difficile a chiunque provi a farlo. Comprare un Geen Pass a scatola chiusa, senza avere la certezza se funzionerà o meno una volta giunti al primo controllo, è una mossa davvero sciocca. Anche perché – come si è capito – costano anche tanto. E chi prova a comprarli sta a tutti gli effetti commettendo un reato perseguibile in base alla legge.

«Sul dark web vi sarebbe un vero e proprio mercato di certificati sanitari falsificati, venduti ad un prezzo medio di 100 euro, con punte di 500 euro», spiega Consumerismo. Chi paga – ovviamente solo tramite metodi non tracciabili come i buoni acquisto o le criptovalute – «viene assicurato il rilascio di un Qr Code in versione digitale o cartacea».

Consumerismo ha chiesto ufficialmente alla Polizia Postale di agire con urgenza facendo controlli a tappeto su social e web così da individuare e punire tutti coloro che provano a vendere Green Pass falsificati.

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