Gramellini: «Silvia Romano poteva lavorare in una mensa italiana»
22/11/2018 di Redazione
Sta scatenando diverse reazioni critiche sui social network ‘Il Caffè‘ di Massimo Gramellini che oggi commenta la vicenda di Silvia Romano, la 23enne cooperante milanese martedì rapita in Kenya. Nella sua rubrica in prima pagina sul Corriere della Sera, dal titolo ‘Cappuccetto Rosso‘, il giornalista spiega che la giovane volontaria (probabilmente vittima dell’azione di militanti di Al-Shabaab, un gruppo islamico radicale con base in Somalia) «avrebbe potuto soddisfare le sue smanie d’altruismo in qualche mensa nostrana della Caritas, invece di andare a rischiare la pelle in un villaggio sperduto nel cuore della foresta».
Gramellini: «Silvia Romano poteva soddisfare le sue smanie d’altruismo in una mensa della Caritas»
Gramellini definisce quella della ragazza una «scelta avventata» che «rischia di costare ai contribuenti italiani un corposo riscatto». Un giudizio certamente tranchant. Che si conclude tuttavia con una nota più ‘benevola’ nei confronti della cooperante. «La sua unica colpa – si legge alla fine de ‘Il Caffè‘ – è di essere entusiasta e sognatrice. A suo modo, voleva aiutarli a casa loro. Chi in queste ore sul web la chiama ‘frustrata’, ‘oca giuliva’ e ‘disturbata mentale’ non sta insultando lei, ma il fantasma della propria giovinezza».
Ha ragione chi pensa che la giovane cooperante milanese rapita in Kenya avrebbe potuto soddisfare le sue smanie d’altruismo in qualche mensa nostrana.
“Cappuccetto Rosso”, #ilCaffè di Massimo #Gramellini sul #Corriere di #giovedì #22novembre.https://t.co/WqMO2xBu0f
— Massimo Gramellini (@MaxGramel) 22 novembre 2018
E le risposte non si sono fatte attendere. «Ha ragione chi pensa che la giovane cooperante milanese rapita in Kenya avrebbe potuto soddisfare le sue smanie d’altruismo in qualche mensa nostrana», ha ribadito il giornalista su Twitter.
Le risposte
«Capolavoro Gramellini ormai allineato al populismo qualunquista. Da ex cooperante sono schifato», è stato uno dei commenti al suo messaggio. E un altro: «Mentre si è vittima, la cosa più ‘gratificante’ è avere la conferma che non frega niente a nessuno perché se è in Africa allora è vittima di serie b. Vergogniamoci». E ancora: «Il volontariato ha tante forme e lei era in Kenia, fine. A un uomo non hanno mai detto quando e come fare volontariato», «Imbarazzante», «Incipit del suo pezzo osceno. E inquadra molto bene la deriva del nostro paese».
(Immagini di copertina da archivio Ansa e dalla pagina Facebook di Silvia Romano)