Google ha ucciso la sua Toolbar pochi giorni prima del suo compleanno

La scelta del colosso di Mountain View su questo servizio che avrebbe compiuto 21 anni

13/12/2021 di Redazione

Vi ricordate gli anni di Internet Explorer? Era il tempo in cui il sistema dei motori di ricerca era abbastanza monopolizzato da questo tipo di browser di navigazione. Nel 2000, Google stava cercando di ritagliarsi una nicchia, cercando di cavalcare l’onda del successo di Internet Explorer. Qualche anno dopo, sarebbe riuscito a soppiantarlo praticamente ovunque. Tuttavia, proprio perché il web è una cosa liquida, che si muove nel tempo e che varia improvvisamente, il fatto che Internet Explorer avesse un solido dominio dei motori di ricerca aveva portato Google a realizzare la cosiddetta Google Toolbar. Si trattava di un richiamo nella homepage di Internet Explorer per permettere all’utente di utilizzare il servizio di navigazione messo a disposizione da Mountain View, anche se il browser predefinito era Internet Explorer o se, nel frattempo, ci si era spostati su una nuova pagina.

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Google Toolbar, l’addio 21 anni dopo

Di fatto, Google Toolbar aveva in qualche modo cambiato l’esperienza di navigazione: si era passati dalla ricerca di un url a una ricerca per parole chiave e l’inserimento di questo strumento all’interno della schermata di navigazione dell’utente lo aveva implicitamente portato a sfruttare questa “scorciatoia” della ricerca in internet. Di fatto, in potenza, quello che ha reso più popolare Google (che poi è passato a offrire ai suoi utenti Chrome).

Undici anni dopo la sua creazione, come ha riportato correttamente il sito Ars Technica, Google Toolbar non era più esistente. Al suo posto, una pagina di supporto che comunica questo messaggio: «Google Toolbar non è più disponibile per l’installazione. Invece, puoi scaricare e installare Google Chrome». La chiusura, nel bene o nel male, di un’epoca. La cosa più curiosa in tutta questa vicenda, piuttosto, è che Google abbia mantenuto in attività questa funzionalità per così tanto tempo, pur avendo – di fatto – puntato tutto sul modo di navigare diventato celebre grazie a Chrome.

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