La scelta di Google: o ti vaccini o ti licenzio (o quasi)

Policies estremamente stringenti per il colosso di Mountain View

15/12/2021 di Redazione

Un rapporto interno a Google, a cui ha avuto accesso l’emittente internazionale CNBC, mostra l’attuale politica di vaccinazione del colosso di Mountain View nei confronti dei suoi dipendenti: se questi ultimi non dovessero risultare ancora vaccinati, allora incorrerebbero nella sospensione dello stipendio e poi, successivamente, nel licenziamento. Ovviamente, il documento interno visionato faceva riferimento alle sedi di Google negli Stati Uniti, dove il colosso del web offre lavoro a 150mila dipendenti.

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Google e vaccinazioni, il rapporto con i suoi dipendenti

All’inizio di questo mese – il 3 dicembre – scadeva il termine, per i dipendenti Google, per mettersi in regola con la situazione vaccinale: l’azienda avrebbe dovuto ricevere la comunicazione dell’avvenuta certificazione o dell’estensione di un certificato di esenzione, per motivi di salute o per motivi di carattere religioso. In caso contrario, il dipendente risulta scoperto e non in linea con le indicazioni offerte dall’azienda.

In seguito al mancato aggiornamento della posizione entro il 3 dicembre, Google avrebbe iniziato a contattare i singoli dipendenti con le conseguenze enunciate in precedenza. L’azienda non ha direttamente risposto alla richiesta di CNBC sul destino dei propri dipendenti non vaccinati o privi dell’esenzione, ma ha detto che sta facendo di tutto per «aiutare i nostri dipendenti che possono essere vaccinati a farlo e a sostenere fermamente la nostra politica di vaccinazione».

Per le persone non in regola con la scadenza, secondo il report interno letto da CNBC, si procederà con un primo congedo amministrativo retribuito di 30 giorni a partire dal mese di gennaio, per dare un ulteriore spazio di tempo ai dipendenti per riflettere sulla propria vaccinazione. In caso contrario, potrebbero perdere il lavoro.

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