“Gli ebrei hanno ucciso Gesù”
20/10/2011 di Tommaso Caldarelli
I rabbini di tutt’Europa uniti contro i lefevbriani
Come può il Papa accogliere nella Chiesa Cattolica, di nuovo, soggetti del genere? E’ la domanda che i Rabbini d’Europa si pongono all’indomani della pubblicazione di un brevissimo post su di un blog a firma Richard Williamson, il primate della confraternita San Pio X, l’organizzazione che raccoglie i sacerdoti di rito lefevbriano che a breve rientreranno nella Chiesa di Roma, accolti con tutti gli onori. E di poche settimane fa il patto che legherà la confraternita alla Chiesa con uno status speciale, lo stesso che è stato garantito ai pastori anglicani – sposati – quando hanno scelto di riabbracciare il rito romano.
“DEICIDI!” – Il problema è che il leader dei pastori lefevbriani non ha mutato di una virgola il suo pensiero sugli ebrei e sulla religione ebraica. I figli di Israele sono e continuano ad essere gli assassini di Gesù Cristo, ovvero deicidi. E la critica a Papa Ratzinger è forte, perché l’attuale pontefice nel suo ultimo libro, argomentando, avrebbe trovato il modo di scagionare i figli di Davide dalla grave accusa: Williamson, invece, mantiene il punto.
Contro ciò che le persone vogliono credere, è tempo di richiamare ciò che la vera Chiesa ha sempre insegnato sull’omicidio giudiziario di Gesù.
Primo, l’uccisione di Gesù è stata un vero e proprio deicidio, perché sulla croce è morta la persona fisica di Gesù che era il simulacro della sua presenza divina: dunque sulla croce è morta “la seconda persona della Trinità”, appunto il Dio dei Cristiani. E la colpa è degli Ebrei, perché seppure Ponzio Pilato, uomo istruito e quindi più responsabile, non ha voluto impedire la crocefissione, chi l’ha fortemente voluta sono stati gli ebrei, popolo e governanti. Perciò, sì, gli ebrei si mantengono deicidi, checché ne pensi Papa Benedetto XVI.
INACCETTABILE – Dimostrazione di congruenza con i propri ideali, sicuramente. Il problema è che per chi deve rientrare nella Chiesa Cattolica, sostenere idee del genere potrebbe creare un caso, un conflitto con la comunità ebraica. Che in effetti si è molto risentita per le idee del pastore lefevbriano.
Commenti del genere ci portano decenni indietro, verso i giorni oscuri prima che ci fosse un dialogo significativo e reciprocamente rispettoso fra gli Ebrei e i Cattolici romani
Non dovrebbe esserci accoglienza nella Chiesa, dicono i Rabbini d’Europa, “per chi predica odio”. Perciò, dicono i rabbini, il papato sospenda immediatamente il processo di integrazione di questi sacerdoti nella gerarchia: se non altro per coerenza con le genuine intenzioni di riaprire un dialogo con gli ebrei che Benedetto XVI ha sempre dimostrato. “Sospendete ogni negoziato con le tendenze cattoliche estremiste”, scrivono i rabbini, “fino a che non sia chiaro se questi gruppi abbiano o meno intenzione di affrontare la questione anti-semitismo nei loro ranghi”.