Cosa sappiamo della strategia di Giuseppe Conte con Twitch

Oggi, Dario Adamo - ormai storico social media manager dell'ex presidente del Consiglio - ha rilasciato un'intervista a Italian Tech in cui dà qualche indizio

18/08/2022 di Redazione

Quando Dario Adamo parlò con noi di Giornalettismo, Giuseppe Conte aveva da poco terminato la sua esperienza a Palazzo Chigi. Con noi il social media manager dell’ex premier aveva analizzato la rapidissima ascesa dei profili social di Giuseppe Conte, un successo che si basava moltissimo sul lavoro fatto sulle varie piattaforme. All’epoca dei fatti, per forza di cose, si parlava però soltanto dei social network più tradizionali: da Facebook a Twitter, passando per Instagram e per quello strano fenomeno delle Bimbe di Giuseppe Conte. Oggi, a più di un anno di distanza, le tecnologie si sono evolute e, con esse, anche gli estremi della comunicazione politica. Per questo, per le elezioni 2022, Giuseppe Conte esplora nuove strade su Twitch e su TikTok, dimostrandosi uno dei pochi leader di partito che si serve delle specificità di queste altre due piattaforme per fare politica.

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Giuseppe Conte su Twitch, la strategia spiegata da Dario Adamo

Oggi, Dario Adamo – a Italian Tech – ha rilasciato un’intervista da cui emergono diversi dettagli sulla nuova strategia di comunicazione social del capo politico del Movimento 5 Stelle, in quella che si annuncia essere una lotta senza quartiere e senza esclusioni di colpi. Le elezioni del 25 settembre sono un banco di prova proprio per quel Movimento 5 Stelle che sembra dover ricostruire una base storica di riferimento (le scissioni di Luigi Di Maio, le polemiche di Alessandro Di Battista, il disorientamento per i troppi fuoriusciti, ma anche il lungo periodo di dialogo con il Partito Democratico hanno alterato sensibilmente il nuovo elettorato pentastellato). E allora bisogna ricercare questa base anche tra i più giovani, tra quella Gen Z che utilizza, tra i principali mezzi di comunicazione, TikTok e Twitch.

Giuseppe Conte su TikTok ha un proprio account. Lo utilizza in maniera piuttosto istituzionale. Non c’è quel guizzo che contraddistingue i creators che abitualmente frequentano la piattaoforma. E forse non potrebbe essere altrimenti. Diciamo che, allo stesso modo di Matteo Salvini o di Giorgia Meloni, Giuseppe Conte presidia TikTok, ottiene numeri discreti e individua i trend musicali da scegliere come colonna sonora dei suoi speech.

Diverso il discorso per Giuseppe Conte su Twitch, che forse rappresenta l’elemento più interessante della sua campagna elettorale. Conte, come sottolinea Dario Adamo, non ha un proprio canale Twitch, sarebbe una impresa editoriale più che politica. Tuttavia, non disdegna l’invito su Twitch degli streamer professionisti, come Ivan Grieco. «Ci siamo accorti – ha detto il social media manager relativamente alla piattaforma – che i giovani che seguono questi eventi sono attivie agguerriti. E hanno voglia di confrontarsi direttamente con i politici». Dunque, potrebbe essere uno spunto anche per una strategia diffusa sull’altra piattaforma Gen Z: perché i politici, invece di provare a fare i creators, non cercano sponde da chi fa il creator di professione? Uno spunto che, però, potrebbe essere ambiguo: TikTok non ammette contenuti politici sponsorizzati e sta per puntare la lente d’ingrandimento proprio su video che cercano di aggirare questi ostacoli. Ma le interviste, le opinioni personali – senza compenso economico – possono essere ancora il terreno su cui lavorare per diffondere i messaggi.

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