Giuseppe Conte si fa un partito? Il sospetto tra i 5 Stelle

12/02/2019 di Redazione

Il premier Giuseppe Conte si fa un partito? Dà vita a una nuova formazione politica? È un forte sospetto che in questi giorni circolerebbe ai piani alti del M5S, lo stesso movimento che ha primo indicato il professore di diritto privato come possibile ministro, nella lista presentata alla vigilia delle Elezioni Politiche, e lo ha poi proposto qualche mese più tardi come capo del governo durante la trattativa con la Lega. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano Il Messaggero (articolo di Marco Conti) le iniziative del presidente del Consiglio agitano il sonno di Luigi Di Maio.

Il sospetto nel M5S: il premier Giuseppe Conte si fa un partito

I rapporti tra Conte e il vicepremier, si spiega, negli ultimi tempi si sono logorati, il premier viene anche accusato di aver contribuito ad indebolire il peso specifico del Movimento 5 Stelle nell’esecutivo, e ora si sospetta che, dopo l’esperienza a Palazzo Chigi, spinto anche da un alto indice di gradimento nell’elettorato, invece di tornare all’attività accademica come promesso, possa mettersi in proprio. Più nel dettaglio, si sospetta che il presidente del Consiglio (che si è anche definito «presidente della Repubblica») possa decidere di guidare un movimento riformista capace di ottenere anche il sostegno di deputati e senatori M5S che in questi primi undici mesi di legislatura si sono lamentati dello strapotere interno dei big eletti già nel 2013.

Ad alimentare il sospetto di un partito di Conte sarebbe anche l’iscrizione del premier a quello che viene definito un terzo partito della maggioranza, quello più vicino e attento ai rilievi del Quirinale, e del quale fanno parte il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta e Paolo Savona, il ministro degli Affari Regionali scelto come nuovo presidente Consob. È facile immaginare che un’iniziativa politica dell’attuale capo del governo in solitaria sarà piuttosto distante dalle tradizionali posizioni M5S. Di recente su questioni delicate come quella dei migranti, del rapporto con l’Ue, di Bankitalia, Conte è intervenuto con molta moderazione. E il mondo accademico dal quale proviene chiede di andare avanti sulla Tav. Staremo a vedere.

(Foto di copertina da archivio Ansa: il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte in aula alla Camera dei deputati. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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