Giuseppe Conte a Bruxelles: «Vogliamo qualcuno pronto a cambiare le regole in Europa»

Giuseppe Conte a Bruxelles cerca di rassicurare l’Europa e il suo esecutivo. «Appoggeremo un presidente della Commissione europea che possa mettere in  discussione le regole» dice a proposito del toto nomi su chi guiderà la Commissione, mentre dall’Italia scommettono su Giorgetti.

Giuseppe Conte a Bruxelles: «Vogliamo qualcuno pronto a cambiare le regole in Europa»

L’Italia sarà pronta ad appoggiare un presidente della Commissione “del cambiamento”, a fare eco allo slogan del governo del paese. Il «nostro candidato ideale» continua Giuseppe Conte parlando a Bruxelles, «è quello che si predispone a cambiare le regole». Non stupisce allora che minimizzi le voci che darebbero Angela Merkel, che già sembra papabile per il Consiglio Europeo,  in pole position:«La cancelliera Merkel ha grande esperienza politica» ha commentato il premier italiano, aggiungendo però che «l’ultima volta che ne abbiamo parlato non mi è sembrata disponibile». Intanto dall’Italia il cavallo su cui puntare sembrerebbe il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. «È l’epoca del commissario mercato, come c’è il calcio mercato» ha ironizzato lui, minimizzando sulla possibilità di andare alla guida della Commissione Europea. «Ne parlano tutti, io non ne parlo» ha commentato, «la vicenda non mi sembra però di stretta attualità: tra qualche settimana c’è la procedura di infrazione da evitare. L’obiettivo ora è quello lì».

E a proposito della procedura di infrazione, Giuseppe Conte  cerca di rassicurare l’Europa faccia a faccia dopo gli scambi di missive. «Mercoledì in Consiglio dei ministri faremo definitivamente l’assestamento di bilancio per certificare che i conti vanno meglio del previsto» ha annunciato Conte, presentando ai 27 del Consiglio Europeo il contenuto della lettera di risposta alla procedura di infrazione, rilasciata anche ai media la stessa mattina. «Sul fronte interno ieri abbiamo deliberato per rendere operativo il congelamento già previsto dei 2 miliardi» ribadisce il premier italiano, sottolineando che mercoledì «faremo l’assestamento per certificare come i conti vadano meglio del previsto. Noi potremo certificare che siamo attorno al 2,1 e non al 2,5 come prevede la Commissione».

(Credits immagine di copertina; ANSA/ETTORE FERRARI)

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