Conte continua ad attaccare Salvini: «Dare la colpa agli altri è il modo migliore per conservare la leadership»

10/09/2019 di Redazione

Giuseppe Conte, ormai, ha come hobby principale quello di attaccare Matteo Salvini e la Lega. Tutta la prima parte del suo intervento in replica alle dichiarazioni di voto è stata infatti dedicata a rispondere al Carroccio e alla restante parte delle opposizioni, che tanto lo avevano attaccato nel corso della giornata. Il presidente del Consiglio ha sottolineato ancora una volta il passaggio di Matteo Salvini all’oppposizione, quando si è rivolto a lui affermando: «Dare la colpa agli altri è il modo migliore per mantenere la leadership all’interno di un movimento».

Giuseppe Conte e il discorso sulla fiducia al Senato

Il presidente del Consiglio, che è stato interrotto spesso dai cori provenienti dai banchi dell’opposizione, ha sottolineato come il concetto di dignità, spesso sbandierato dalla Lega come se fosse una sorta di anatema contro questo governo Conte-2 formato da M5S-Pd e LeU, non possa essere utilizzato a seconda della situazione: «Evocate spesso il concetto di dignità, ma per quanto mi riguarda – dice Giuseppe Conte – questo concetto non può essere applicato solo quando lavoro al vostro fianco. Ieri ero l’alfiere degli interessi nazionali, oggi non lo sono più. La dignità può arrivare su di me soltanto nel servire il mio Paese e gli interessi degli italiani. Con calma, nelle prossime settimane, spiegherete al Paese, visto che evocate la dignità, cosa ci sia di dignitoso nei repentini voltafaccia che ci sono stati poche settimane fa».

Giuseppe Conte parla del programma del nuovo governo

Nella seconda parte del suo intervento, Giuseppe Conte ha parlato del programma del nuovo esecutivo. Quando ha parlato dei principi che rendono maggiormente competitivo il sistema scolastico ed educativo, ha parlato di «best practices», inciampando sulla pronuncia dell’inglese. Immediatamente, il premier ha fatto retromarcia utilizzando l’espressione italiana «buone pratiche» tra le proteste della Lega.

Giuseppe Conte ha affermato che la prima sfida del nuovo esecutivo sarà quella di neutralizzare l’aumento dell’Iva, soprattutto attraverso l’introduzione di un cuneo fiscale a tutto vantaggio dei lavoratori. Il presidente del Consiglio, poi, ha parlato anche di agricoltura e della tematica dell’unione bancaria in Europa. Sollecitato sulla questione di Bibbiano, il presidente del Consiglio ha detto che il governo non entra nel merito delle inchieste in corso. «Il governo – ha detto Giuseppe Conte – ha istituito una squadra di giustizia speciale per la protezione dei minori presso il ministero della Giustizia: riteniamo che sia più efficace un censimento degli affidi, in modo tale da rilevare anomalie già a partire dall’incrocio dei dati».

Giuseppe Conte, rivolgendosi alla senatrice Binetti, ha anche parlato del suicidio assistito e della sua eventuale depenalizzazione. Il presidente del Consiglio ha sottolineato come la Corte Costituzionale abbia sollevato la questione con una sentenza che mette a rischio costituzionale la legge dell’ordinamento dello Stato italiano. Pertanto, Giuseppe Conte ha affermato che sul tema non può esserci un indirizzo politico, ma che deve essere il parlamento a legiferare in merito.

Infine, Giuseppe Conte ha parlato di immigrazione. «Io chiedo a tutte le forze qui rappresentate e a tutti i cittadini italiani – ha detto il presidente del Consiglio -: evitiamo di concentrarci in maniera ossessiva sullo slogan porti aperti e porti chiusi. Sul tema abbiamo già chiarito: lavoreremo su un piano multilivello, intensificando la cooperazione con i Paesi di origine, lavorando con i Paesi di transito, contrastando i traffici illeciti, contrastando l’immigrazione clandestina, lavorando per una più completa integrazione per coloro che hanno diritto a restare nel nostro Paese, rinforzando anche il sistema dei rimpatri. Da parte della neo commissaria europea Ursula Von Der Leyen ho trovato ampia condivisione. Sui decreti sicurezza, il governo raccoglierà le eccezioni sollevate dal presidente della Repubblica per la loro modifica».

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

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