Terremoto Civati: «Estrema destra nelle liste di Europa Verde, ritiro la mia candidatura»

Un terremoto sta per travolgere la lista di Europa Verde, candidata alle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Il cartello elettorale era nato dall’accordo tra i Verdi italiani e Possibile. Tant’è che, nelle liste, compaiono i nomi di Beatrice Brignone (segretario di Possibile) e di Giuseppe Civati, fondatore del partito. Ma oggi, quest’ultimo ha dichiarato – di fatto – il ritiro della sua candidatura. Il motivo è un chiarimento richiesto – e a quanto pare non avvenuto – con i Verdi italiani sulla presenza in lista di candidati appoggiati dall’estrema destra.

Giuseppe Civati si ritira dalla corsa alle europee

Il riferimento è a un articolo che Luciano Capone ha scritto per Il Foglio nella giornata di ieri. Alcuni nomi in lista, tra cui quello di Mario Canino, sono sostenuti da Fronte Verde di Vincenzo Galizia, ex leader della sezione giovanile del Movimento Sociale e, in passato, già alleato di Roberto Fiore.

Un problema che Giuseppe Civati giudica molto grave. Negli ultimi giorni, infatti, è stata sotto gli occhi di tutti la sua battaglia al Salone del Libro di Torino. La sua casa editrice People, infatti, aveva minacciato di rinunciare al suo stand se fosse stato dato spazio a quello di Altaforte, casa editrice vicina a Casapound. Una incompatibilità, quella con l’estrema destra, che adesso si ripresenta anche in chiave elettorale.

La presenza di persone vicine all’estrema destra nella lista Europa Verde

«Ho accettato una candidatura che consideravo di servizio, a sostegno delle molte belle figure che il partito a cui aderisco ha indicato nelle liste di Europa Verde, a cominciare da Beatrice Brignone – ha scritto Civati sui suoi account social -. Ciò che è accaduto in queste ore, la mancanza di chiarezza su un tema così delicato e per me fondamentale, cambia tutto quanto. Per questo, non potendo cancellare il mio nome dalla lista, sospendo ogni attività della campagna elettorale e mi ritiro in buon ordine».

Giuseppe Civati ha affermato di aver chiesto dei chiarimenti ai Verdi Italiani che, stando alle parole del fondatore di Possibile, hanno «fornito però risposte parziali e non chiare, sul motivo di questa presenza e sulla responsabilità di chi ha scelto di candidare queste figure». Un problema a 15 giorni esatti dal voto. Il gesto di Civati farà da effetto domino con gli altri candidati di Possibile?

Share this article