La giunta del M5S di Nettuno è caduta

03/05/2018 di Redazione

Tanto tuonò che piovve. Alla fine la Giunta Nettuno del Movimento 5 Stelle è caduta in seguito alle dimissioni dei consiglieri pentastellati Daniela De Luca, Marco Montani, Giuseppe Nigro e Simonetta Petroni. Nulla da fare, dunque, per il sindaco Angelo Casto che dovrà rinunciare alla fascia tricolore dopo tante polemiche e dopo tanto imbarazzo per i vertici del Movimento. Secondo quanto descritto dai consiglieri, infatti, il suggerimento delle dimissioni per i 4 ‘ortodossi’ sarebbe arrivato direttamente da Alfonso Bonafede, sempre più all’interno del cerchio magico di Luigi Di Maio.

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Giunta Nettuno, le dimissioni dei consiglieri

«Non abbiamo avuto risposte scritte e pubbliche sui gravi fatti non di natura interna, che abbiamo più volte contestato – hanno scritto i 4 consiglieri del Movimento 5 Stelle -. Non si tratta di pretestuose polemiche ma di gravi accadimenti amministrativi che vedono il coinvolgimento degli organi di polizia giudiziaria con altrettanti filoni di indagine».

La vicenda contestata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle – che affonda le sue radici anche nelle dimissioni in blocco degli assessori scelti dal sindaco Angelo Casto più di un mese fa – è relativa a una serie di indiscrezioni su presunti assessorati regionali proposti ad alcuni membri della giunta in caso di vittoria di Roberta Lombardi alle elezioni in Lazio. Tuttavia, nel documento di sfiducia – firmato anche dai 4 grillini – si citano anche questioni in cui sarebbe intervenuta la polizia giudiziaria e, dunqye, presunti illeciti.

Giunta Nettuno, un nuovo caso Pomezia

Dopo circa due anni, la giunta del M5S di Nettuno giunge al capolinea. Si tratta di un nuovo caso Pomezia: anche in quella circostanza, infatti, l’amministrazione pentastellata ha alzato bandiera bianca. «Consapevoli delle regole e dei valori del M5S , che abbiamo più volte ribadito per iscritto – hanno sottolineato i consiglieri 5 Stelle dimissionari – non ci resta che seguire il consiglio dell’onorevole Bonafede, responsabile degli enti locali M5S Lazio, ovvero rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni da consiglieri comunali, nella assoluta certezza che abbiamo sempre operato nell’interesse esclusivo dei cittadini, così come questo ultimo nostro atto di responsabilità politica».

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