Cagliari, rimosso lo striscione ‘Verità per Giulio Regeni’ dal Palazzo del Comune. Il sindaco: «Non siamo allo stadio»

25/07/2019 di Enzo Boldi

Partiamo dalla fine: Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia), il nuovo sindaco di Cagliari eletto all’ultima tornata elettorale, ha detto di avere una grande attenzione e interessa per la ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni. Prima, però, ha deciso di far togliere lo striscione di Amnesty International (quello già rimosso da altre sedi istituzionali in tutta Italia, scatenando le proteste) perché il palazzo del Comune non è mica uno stadio.

Lo striscione «Verità per Giulio Regeni» era stato affisso fuori da una finestra di Palazzo Bacaredda sotto l’amministrazione guidata da Massimo Zedda (Pd). Poi, a poche settimane dall’entrata ufficiale in vigore del nuovo consiglio Comunale e della figura del nuovo sindaco Paolo Truzzu (FdI) il vessilo su fondo giallo è stato tolto, come denunciato dalla stessa Amnesty International Cagliari 128 e dalla consigliera comunale del Centrosinistra, Francesca Ghirra.

Lo striscione per Giulio Regeni rimosso a Cagliari

Il neo-sindaco, interpellato dalla consigliera comunale, ha detto che quello striscione per Giulio Regeni è stato fatto rimuovere perché stava cadendo. Invece di ripararlo, però, è stato deciso di toglierlo definitivamente dalla facciata di Palazzo Bacaredda. E il commento del primo cittadino è stato questo: «In effetti si, ha chiesto di rimuoverlo perché stava cadendo, ma purtroppo ha poi aggiunto che il Municipio non è lo stadio – ha riportato Francesca Ghirra -, pur avendo grande attenzione per la vicenda Regeni».

Il nuovo sindaco: «Non siamo mica allo stadio»

Inizialmente si pensava che lo striscione fosse stato rimosso, di comune accordo con Amnesty International, per provvedere a una sua sostituzione per via delle condizioni abbastanza malconce, essendo stato esposto per diversi anni alle intemperie. Poi, però, la stessa organizzazione non governativa – che da sempre ha portato la sua battaglia per scoprire la verità, e invitare a indagare, sul rapimento, le torture e la morte del ricercatore italiano barbaramente ucciso in Egitto nel 2016 – ha detto di non saperne nulla di quella storia. La decisione è stata presa in autonomia dal nuovo sindaco di Cagliari.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Francesca Ghirra)

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