I dubbi (confermati) sulla storia di Giuliano, l’ex manager che vive in auto a piazza Navona a Roma

La Repubblica ha pubblicato un articolo in cui racconta la storia di Giuliano, un uomo costretto a vivere in auto nelle zone del centro di Roma. La storia di Giuliano però era già stata trattata da alcuni giornali ed era diventata virale sui social due anni fa

03/11/2022 di Redazione

Il 31 ottobre La Repubblica ha pubblicato sulla versione cartacea un articolo intitolato L’ex manager in rovina che vive dentro un’auto a piazza Navona. L’uomo si chiama Giuliano e vive in una Lancia grigia nelle zone del centro di Roma. Su un cartello scritto da Giuliano e collocato sull’auto si legge che si rende disponibile per fare la spesa o portare fuori i cani chiedendo un piccolo compenso.

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La storia di Giuliano e il rapporto con l’articolo di La Repubblica

Secondo l’articolo di La Repubblica Giuliano avrebbe accettato di raccontare la sua storia a una coppia di persone che ha deciso di offrigli del cibo per cena. «Ero un manager di un’azienda fornitrice di acqua ed energia. Avevo una famiglia e con mia moglie abbiamo due bambini. Poi il terremoto. Sono finito tra gli accusati di un giro di tangenti di cui non ho mai saputo nulla, ho provato a difendermi ma non c’è stato verso. Sono stato licenziato. Anche mia moglie non ci poteva credere. Poi sono scivolato in una spirale depressiva e ho perso anche lei. Ora vivo qui, questa macchina è tutto quello che ho. Grazie del suo interessamento, ma non voglio niente», avrebbe raccontato.

L’immagine del cartello esposto sull’auto e utilizzata da La Repubblica per raccontare la storia di Giuliano è collegata però a una storia diversa risalente a due anni fa. Le due storie sembrano avere alcuni elementi in comune ed è difficile credere che siano casuali: in primo luogo proprio il nome e il modello dell’auto, nonché il cartello.

La storia di Giuliano è stata raccontata da Elisabetta Andreis, giornalista del Corriere della Sera, nel 2020.

Anche FanPage ha pubblicato un articolo a riguardo nel 2020. In quel momento Giuliano aveva 66 anni e viveva in zona Niguarda a Milano, nella Lancia grigia dove è esposto lo stesso cartello della foto comparsa su La Repubblica. Due anni fa, la foto del cartello ha iniziato a circolare anche sui social network spingendo alcuni utenti ad attivarsi per fare qualcosa per aiutare Giuliano.

A novembre 2020, sul sito Web GoFundMe è stata organizzata la raccolta fondi Aiutiamo Giuliano che ha raccolto 14.626 euro. Nell’aggiornamento dell’andamento della raccolta fondi del 10 novembre 2020 si legge: «Siamo riusciti a raggiungere l’obbiettivo superandolo di gran lunga ma non solo…Ora Giuliano ha una casa». Sulla pagina dedicata alla raccolta ci sono anche alcune foto di Giuliano, una di queste lo ritrae mentre mostra le chiavi del suo alloggio.

Un articolo di Il Giorno del 2021 parla di Giuliano Brambilla, 67 anni, come uno degli ospiti che avrebbe vissuto negli appartamenti messi a disposizione da Fondazione Progetto Arca, una notizia confermata anche sul sito Web della fondazione.

La Repubblica sembra aver utilizzato quindi una foto che sicuramente riguarda una storia diversa da quella raccontata nell’articolo. Abbiamo contattato l’ufficio stampa della Fondazione Progetto Arca che ci ha spiegato che Giuliano Brambilla è tuttora supportato dalla fondazione e che non vive più nella Lancia grigia da tempo. Resta da chiarire perché La Repubblica abbia utilizzato quella foto per raccontare una storia che ha degli elementi molto simili a quella di Brambilla ma che è chiaramente una storia diversa.

L’articolo di La Repubblica comparso sulla versione Web è stato aggiornato il 2 novembre 2022 con la seguente dichiarazione: «Dopo le segnalazioni di alcuni lettori, abbiamo provveduto ad un’accurata revisione di questo articolo che si è rivelato non adeguato agli standard qualitativi di Repubblica. Abbiamo pertanto provveduto a rimuovere il contenuto. Ci scusiamo con i lettori e con gli interessati».

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