Rimborsi M5S, per la procura l’ex fidanzato della deputata Giulia Sarti non le rubò i soldi
26/02/2019 di Redazione
La vicenda risale a circa un anno fa e fece molto rumore. Nell’ambito dell’inchiesta sui mancati versamenti dei rimborsi da parte di alcuni parlamentari del M5S, in violazione del codice etico del partito, la deputata Giulia Sarti giustificò le mancate restituzioni con un ammanco dal suo conoto corrente dovuto all’azione del suo ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan.
Giulia Sarti e la richiesta di archiviazione per l’ex compagno
La Sarti aveva puntato il dito, tra le lacrime, contro l’ex fidanzato: la cifra che lei stessa aveva dichiarato scomparsa ammontava a circa 20mila euro. E lei, per provare la sua buona fede, aveva sporto denuncia. Sarti si era recata spontaneamente in Questura il 15 febbraio 2018 per dare il la a un’azione legale nei confronti dell’ex. La storia, successivamente, si è arricchita di altri particolari: in concomitanza con la vicenda dei rimborsi M5S, spuntarono di nuovo dei video hard in rete che, nel 2013, erano stati rimossi proprio grazie all’ex fidanzato Bogdan.
Il procuratore capo di Rimini Elisabetta Melotti e il pm Davide Ercolani ritengono che non ci sia stato alcun reato commesso da Bogdan per quanto riguarda la vicenda dei 20mila euro «sottratti» alla deputata. L’uomo, infatti, aveva dichiarato che i movimenti sul conto della ex compagna erano stati fatti sempre con il suo consenso e sotto l’egida della stessa Sarti. Inoltre, in sede di difesa, Bogdan aveva prodotto come documento una chat con la ex che gli annunciava la querela nei suoi confronti per togliersi dall’imbarazzo del mancato versamento al Movimento 5 Stelle.
Che sviluppi avrà sul piano politico la vicenda di Giulia Sarti?
Una vicenda che avrà senz’altro degli sviluppi, anche se ora spetterà al tribunale valutare se dare seguito alla richiesta di archiviazione della procura oppure se andare ancora più nel dettaglio del caso. Le conseguenze politiche, tuttavia, dovranno essere prese in considerazione: Giulia Sarti è stata eletta alla Camera con il Movimento 5 Stelle una seconda volta nel 2018. A differenza di altri suoi colleghi in posizione analoga, non le era mai stato chiesto di sospendersi dal gruppo parlamentare del M5S.