Fantasia sovranista: da due giorni Il Giornale e La Verità titolano allo stesso modo

29/10/2019 di Enzo Boldi

Un pizzico di fantasia non guasterebbe perché se capita una volta può esser considerato un caso, ma la seconda inizia a essere una cosa sospetta. Da due giorni – nel post vittoria della Lega, di Fratelli d’Italia e di quel che resta di Forza Italia in Umbria – Giornale e Verità sembrano aver scelto di pagare un titolista unico per entrambe le testate. Lunedì, infatti, l’apertura dei due quotidiani – ovviamente sullo schiacciante successo umbro del centrodestra – poteva esser prevedibile e anche giustificabile. Lo stesso caso, però, si è ripetuto a distanza di 24 ore. Stesso identico titolo.

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Partiamo dal lunedì e dall’ebbrezza per la vittoria schiacciante in Umbria del Centrodestra che – ovviamente – ha messo in un angolo l’effimera alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico per quello che è stato ribattezzato inizialmente come patto civico, per poi trasformarsi – dopo la batosta – in un «esperimento finito male». E per celebrare il successo sovranista, Giornale e Verità hanno scelto lo stesso identico gergo: «Asfaltati».

Giornale e Verità titolano allo stesso modo da due giorni

La scelta editoriale dei due direttori – da una parte Alessandro Sallusti (Il Giornale) e dall’altra Maurizio Belpietro (La Verità) – ha toccato gli stessi identici punti non solo nel titolo all’indomani della storica vittoria del Centrodestra in Umbria, ma anche 24 ore dopo quando si è deciso di dedicare la prima pagina al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Lunedì «Asfaltati», oggi «Bye Bye Giuseppi»

«Bye Bye Giuseppi». Se non fosse per il font e per lo stile d’impaginazione della prima pagina (e anche di quelle interne) sembrerebbe di leggere lo stesso identico quotidiano per via degli stessi identici contenuti. La scelta può esser stata casuale. Oppure si è deciso a tavolino di portare avanti la propaganda sovranista (come nessuno dei due giornali ha mai rinnegato) toccando gli stessi identici argomenti, lo stesso gergo e gli stessi tormentoni. Come dei bot.

(foto di copertina: collage di prime pagine de Il Giornale e La Verità del 28 ottobre e 29 ottobre 2019)

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