Dopo due anni e tre mesi, Il Giornale ammette di aver pubblicato fake news su Laura Boldrini

Categorie: Mass Media

Già in passato, nel libro scritto da Flavio Alivernini, il direttore Sallusti aveva ammesso l'errore. Ma solo ora compare la rettifica sulla versione online del quotidiano

Noi di Giornalettismo ne avevamo parlato immediatamente, sottolineando come quanto pubblicato da alcuni organi di stampa era completamente falso e frutto di speculazioni social da cui – però – le testate hanno attinto senza verificare le fonti. E ora, dopo due anni e tre mesi, anche il quotidiano di Alessandro Sallusti fa un passo indietro e smentisce se stesso chiedendo scusa all’ex Presidente della Camera. Il Giornale ammette bufala Boldrini sulla storia (falsa) del «posto in aereo soffiato a un disabile». In realtà, lo stesso direttore aveva già sottolineato come quella notizia fosse del tutto priva di fondamento parlando con Flavio Alivernini. E quel colloquio è stato pubblicato oltre un anno fa nel libro La Grande Nemica.



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Sull’edizione online delle testata diretta da Alessandro Sallusti, ora, compare questo articolo.



Nel testo si fa riferimento a cinque articoli pubblicati da Il Giornale sul tema, dando spazio alle più disparate (e disperate) interpretazioni di un fatto mai avvenuto. Una strategia che ha portato, come purtroppo spesso capita, insulti e minacce rivolte a Laura Boldrini. Con i social che hanno dato il peggio di loro.



Giornale ammette bufala Boldrini, due anni e tre mesi dopo

Due anni e tre mesi dopo, dunque. Noi di Giornalettismo, carte ufficiali alla mano, avevamo più volte sostenuto come quella diffusa e pubblica da Il Giornale fosse una Bufala. Siamo partiti dalla carta d’imbarco, passando per la testimonianza di Alitalia (compagnia aerea su cui si è verificato quel non-fatto). Ora anche la testata di Alessandro Sallusti rende pubblico quello che più di un anno fa lo stesso direttore ammise a Flavio Alivernini.

La precedente ammissione di Sallusti

Perché nel libro La Grande Nemica, pubblicato oltre un anno fa, il giornalista ammise di aver sbagliato a consentire la pubblicazione di quelle notizie (false) e che la colpa sia stata quella di attingere «alla cloaca del web». Eppure un direttore dovrebbe sapere quali siano fonti e quali no. Lo aveva detto un anno fa e ora, dopo due anni e tre mesi, anche i lettori de Il Giornale conoscono la verità. Con buona pace degli insulti provocati.