L’attacco di Giorgia Meloni alla giornalista premiata da Mattarella

Asmae Dachan è una giornalista freelance italo-siriana che domani, in occasione della festa della Repubblica, riceverà l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. Sergio Mattarella ha deciso di premiare la giovane per il suo lavoro, per i reportage coraggiosi che hanno raccontato la realtà della Siria, per gli articoli scritti su e dai campi profughi e per il suo impegno a favore dell’integrazione e della pace. Giorgia Meloni però non è d’accordo, e chiede la revoca del riconoscimento in quanto «clamoroso atto di sottomissione all’islam radicale».

L’attacco di Giorgia Meloni alla giornalista premiata da Mattarella

In realtà, di Islamismo radicale negli articoli di Asmae Dachan non c’è n’è, lei stessa si definisce come una «islamica innamorata di Gesù». La difende anche una delle testate per cui scrive, L’Avvenire, che infatti ribatte alla leader di Fratelli d’Italia difendendo i lavori della giornalista nata ad Ancona da genitori siriani: «Chi li ha letti difficilmente può accusare l’autrice di vicinanza “agli integralisti islamici”». Il riferimento è alle parole espresse da Giorgia Meloni che ha chiesto la revoca dell’onorificenza alla ragazza che si definisce perché «sarebbe un clamoroso atto di sottomissione all’islam radicale». Non solo: Meloni aggiunge anche che il padre della giornalista Nour Dachan «imam di Genova» è stato «leader dei Fratelli musulmani, coloro che volevano trasformare la Siria in una nazione islamica salafita e che alimentano l’integralismo islamico nel mondo». Come riporta L’Avvenire, Nour Dachan è stato sì imam, ma di Ancona, è un medico ed è presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia. Ha lasciato la Siria quando aveva 18 anni, ben prima che i fratelli musulmani prendessero il controllo della nazione. 

Un altro punto contestato da Giorgia Meloni è che Asmae Dachan sarebbe legata a «due militanti jihadisti noti alle cronache mondiali», ovvero Haisam Sakhanh, «oggi detenuto in Svezia con una condanna all’ergastolo» e Ammar Bacha. Il legame sarebbe aver partecipato allo stesso corteo di una manifestazione organizzata a Milano diversi anni fa. Un corteo che aveva unito i siriani di nascita o di discendenza all’inizio del conflitto che ha distrutto il loro Paese e le loro radici. La “colpa” di Asmae sarebbe stata di avere vicino una persona che poi ha preso derive integraliste ed estreme.

 

(credits immagine di copertina: Asmae Dachan ANSA ; Giorgia Meloni ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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