Danilo Calvani: «I gilet gialli francesi sono i germogli dei miei Forconi»
26/11/2018 di Enzo Boldi
Tra il 2012 e il 2013 l’Italia è stata sferzata dalle manifestazioni di piazza del Movimento dei Forconi, che attirò le simpatie di milioni di cittadini che si sono ritrovati al fianco del leader Danilo Calvani per protestare contro le scelte politiche dei nostri governanti. Ora, a distanza di oltre cinque anni, in Francia è nato un movimento (quasi) spontaneo, i cosiddetti «gilet gialli», che si stanno schierando fortemente (con conseguenze anche dal punto di vista dell’ordine pubblico) contro il governo di Emmanuel Macron. E le similitudini tra la genesi di questi due movimenti del popolo hanno molti punti di contatto.
«I gilet gialli sono molto simili ai miei Forconi – spiega a Giornalettismo Danilo Calvani, storico fondatore e leader popolare del movimento popolare che nel triennio 2011-2013 ha richiamato nelle piazze italiane milioni di manifestanti -. Noi Forconi, negli anni, abbiamo seminato e ora questa protesta francese testimonia che l’Europa sta raccogliendo i germogli delle nostre battaglie. Loro mi hanno chiesto dei consigli, studiando il nostro passato. Spero che riescano a far valere le proprie ragioni. A noi è mancato solamente un centimetro per cambiare questo Paese, senza passare dalla politica».
Calvani: «I gilet gialli sono i germogli dei miei Forconi»
Due storie di iniziativa popolare molto simili, sia per genesi che per la capacità di parlare alla cosiddetta «pancia del Paese». Il rischio, però, è che la politica, anzi i politici, si mettano in mezzo facendo crollare questo Movimento, come accaduto in Italia. «A noi ci hanno fregati tutti quelli che si sono schierati con i Forconi solamente per cercare di entrare in politica, vanificando l’ideale che era alla base della nascita del nostro movimento – ci ha raccontato Calvani -. Spero che per i gilet gialli vada meglio e che nessuno sfrutti le loro battaglie solo per fare campagna elettorale, spremendo i loro ideali per garantirsi solo visibilità».
Gli elettori delusi si sono rivolti ai Forconi
Dalle battaglie dialettiche in piazza sono passati tanti anni, ma Danilo Calvani racconta alcuni retroscena del pre e del post esplosione dei Forconi. «Nel 2009 Umberto Bossi voleva assegnarmi il controllo del Centro-Sud – racconta Calvani -, ma io rifiutai perché in mezzo c’erano anche Alleanza Nazionale e Forza Italia. I partiti non dovevano e non potevano far parte dei miei ideali». Poi la chiusura sull’attuale governo: «Non conosco Salvini, ma penso sia una brava persona. Il Movimento 5 Stelle, invece, non ha una linea comune. Qualche settimana fa ho partecipato a una loro riunione e sono riusciti a litigare su tutto. In molti mi hanno contattato perché sono rimasti delusi. Il 4 marzo scorso hanno votato per protesta, ma si sono accorti che così non va. Io spero che questo governo faccia il bene degli italiani perché c’è una sola cosa che è più importante delle altre: evviva l’Italia».
(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)